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Tanti auguri Carlos! Un compleanno da 30 e lode

Redazione

Oggi Carlos Bacca compie 30 anni, ripercorriamo la storia del bomber rossonero. L'uomo partito dalle baracche della Colombia e arrivato al Milan

“Illumina San Siro con il numero 70: Carlos Bacca!” questo è ciò che dice lo speaker Gegio ogni volta che il colombiano manda la palla in rete e fa impazzire i tifosi rossoneri presenti al Meazza. Chissà se Carlos si immaginava tutto questo solo 7 anni fa quando giocava nel Baranquilla, squadra in cui giocava e segnava, ma nel frattempo per arrotondare ed aiutare la famiglia lavorava anche come controllore sui pullman. Poi dal 2009 al 2012 è tornato nel team che lo ha cresciuto anche a livello giovanile, ovvero la Corporación Popular Deportiva Junior, la squadra più famosa di Baranquilla, per cui Carlos tifava fin da piccolo e dove ha cominciato a credere in una radiosa carriera come calciatore. In tre anni realizza la bellezza di 50 goal e nonostante l’interesse di Boca Juniors, Racing Club e Lokomotiv Mosca, decide di trasferirsi in Belgio, visto che il Bruges spende 1,5 milioni per acquistarlo e farne la punta di diamante di una squadra che ambisce a giocare la Champions League.

“El Peluca”, soprannominato così per la sua folta capigliatura da bambino che ricordava una parrucca, comincia ad essere notato visto che finisce la stagione 2012-13 come capocannoniere nel campionato belga con la bellezza di 25 goal, riuscendo anche a fare il suo primo centro in Europa, in una gara valida per la qualificazione in Europa League. Dopo una sola stagione in Belgio è il Siviglia a credere in lui, sborsando 7 milioni: numero che ricorre nella carriera di Carlos, visto che il suo numero in nazionale. La stagione è molto positiva, visti i 21 goal, di cui 14 in campionato, tra cui uno segnato al Bernabeu, nonostante la sconfitta del Siviglia per 7-3, segnato il 30 ottobre, e 7 in Europa League, trofeo che la squadra andalusa si aggiudica ai rigori a Torino contro il Benfica. E’ il primo trofeo per Bacca, che continua a migliorare sempre di più diventando un vero cecchino in area di rigore. L’anno successivo è quello della consacrazione per il colombiano: 28 goal in un solo anno (20 nella Liga, 1 in coppa del Re e 7 in Europa League, vinta per il secondo anno di fila, questa volta ai danni del Dnipro per 3-2 steso da una doppietta dello stesso Carlos).

Ma perché il numero 30 è così importante nella carriera di Bacca? Oltre alla data del suo goal al Bernabeu (30/10/14) è la cifra che spende il Milan per pagare la clausola rescissoria al Siviglia ed acquistare un bomber di fama continentale, che non si vedeva a Milano dai tempi di Ibra. Tra molti alti e qualche basso la prima stagione in rossonero per Bacca è molto positiva: riesce a siglare 18 reti in campionato, cosa che non succedeva appunto dal gigante di Malmoe, e due reti in Coppa Italia, persa in finale contro la Juve, dove Bacca stava per segnare un grandissimo gol in rovesciata. Passano due allenatori Mihajlovic e Brocchi, ma Bacca resta il punto di riferimento, anche se viste le difficoltà economiche nel fare mercato e la incompatibilità “solo mediatica” al gioco del nuovo allenatore Montella, il Milan pensa di privarsi del suo attaccante per fare mercato. “El Peluca” rifiuta tutte le offerte di squadre che non giocano la Champions, perché tra queste preferisce sempre il Milan, tra cui l’unica vera offerta giunta a casa Milan, quella del West Ham che voleva assicurarsi il colombiano sempre per 30 milioni.

Carlos decide di restare in rossonero e di convincere Montella, il quale dichiara che i giocatori forti fanno al caso suo e Carlos è uno di quelli. La partita inaugurale contro il Torino, dell’ex Mihajlovic, è da ricordare visto che Bacca realizza la sua prima tripletta in carriera. Non riesce a ripetersi subito dopo contro il Napoli, altra squadra che lo ha cercato ma adesso Carlos ha tanti buoni motivi per riprovarci. Tanti auguri bomber Bacca per i tuoi 30 anni, adesso hai 30 milioni di motivi per far sognare il popolo rossonero e magari raggiungere quota 30 goal con la maglia del Milan, perché si sa che con 30 l’esame è passato a pieni voti e magari così facendo potrà trascinare il Diavolo in Europa.

Emanuele Landi

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