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E' stato uno dei più chiacchierati nelle ultime settimane, con un calo tecnico che ha suscitato la preoccupazione dei tifosi. Una preoccupazione diventata poi fischi e ira dopo i due rigori sbagliati consecutivamente in casa con il Crotone e nella trasferta di Roma. Ora, M'Baye Niang sta provando a ripartire e a riprendersi la fiducia dei tifosi. In attesa della Supercoppa, il francese festeggia oggi 22 anni: un'età molto giovane, certo, ma che ha già riservato diversi colpi di scena. Scopriamo ora cinque tappe di una carriera in rampa di lancio.
Si sa, la vita del calciatore è spessa circondata da beni di lusso, attenzioni e luci della ribalta. Essere catapultati nel calcio professionistico a soli 18 anni è un evento che segna la vita di un ragazzo, e mantenere i piedi per terra non è certo facile. Sbarcato a Milano nel 2012, Niang si rese subito protagonista di un fatto divertente: fermato dalla polizia senza patente, infatti, egli si presentò come Bakaye Traorè, compagno di squadra in quel Milan guidato da Massimiliano Allegri. Poco dopo, nel 2013, si trasferì al Montpellier, dove distrusse la sua Ferrari in un incidente d'auto: venne condannato a 18 anni di carcere per fuga dopo l'impatto, lesioni colpose, eccesso di velocità, non rispetto del semaforo, sorpasso a destra e guida senza patente, salvo poi cavarsela con una multa.
Nel 2015, essendo il giocatore ancora un diamante grezzo, il Milan decide di mandarlo in prestito al Genoa, sfruttando così una sinergia collaudata negli anni. In rossoblù, Niang incontra Gasperini, acquisisce fiducia e trova continuità. All'ombra della lanterna, da gennaio a giugno, gioca 14 partite, segnando 5 gol. Il Milan si ricorda di lui e giugno lo richiama, certo di poter puntare su di lui nel nuovo corso di Sinisa Mihajlovic.
La scorsa stagione, finalmente, ecco il Milan. Dopo qualche problema iniziale, entra stabilmente negli schemi di Mihajlovic, diventandone presto un uomo di fiducia. La gara contro la Sampdoria, in cui segna due gol, è l'inizio di una serie di prestazioni positive: Niang trascina il Milan con 5 gol il 16 partite, accompagnate da una freschezza e spensieratezza che si accorda perfettamente con la freddezza sotto porta di Carlos Bacca. A febbraio, però, dopo il derby vinto 3-0 grazie anche ad un suo gol, , distruggendola. Nessuna bravata, in questo caso, solo un caso fortuito e sfortunato: Mihajlovic deve però rinunciare a lui, con il francese che torna solo nella finale di Coppa Italia di Roma.
In estate le voci di mercato non mancano, ma la società decide di puntare ancora su di lui. Montella regala e riceve immediatamente stima con il francese, mettendo così in piedi un rapporto che giova particolarmente al giocatore. In campo, i risultati si notano e Niang diventa ben presto imprescindibile, formando - con Suso - una coppia esplosiva e vivace sulle fasce esterne rossonere. Montella ne tessa spesso le lodi, ma da tre settimane non riceve in cambio risultati positivi. L'assenza dal gol e i due rigori sbagliati con Crotone e Roma hanno rischiato di rovinare un bell'inizio di stagione. Il tecnico, però, ha già dichiarato come continui ad esserci fiducia reciprova e l'ex Caen sta già ricaricando le pile in vista della Supercoppa...
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