- Calciomercato
- Redazione
archivio2016
'E' il nuovo Maldini'. L'etichetta appiccicata addosso a Mattia De Sciglio durante il suo primo anno con il Milan dei grandi sta rischiando di diventare una gigantesca iattura, un'enorme fardello. L'esordio fuori dalla norma, la sicurezza di gioco, l'ottimo piede e l'estrema duttilità: sa difendere e sa crossare, cosa si può volere di più? Insomma, tutti avevano gridato al miracolo, troppo presto.
Non che il buon Mattia non ne abbia le capacità, sia chiaro, ma certi accostamenti - soprattutto ad inizio carriera - dovrebbero essere banditi e dichiarati illegali. E così, con il passare del tempo, qualche prestazione più opaca e dopo diversi intoppi fisici, i giudizi sono radicalmente cambiati: da bandiera a sacrificabile, il passo è stato breve.
Si fa sotto il Real? Via. C'è il Barcellona? Vendiamolo. E perchè non alla Juventus dell'ex Massimiliano Allegri?Esagerazioni e invenzioni da fantacalcio. La verità è che la struttura fisica di De Sciglio non è cresciuta tanto quanto sono cresciute le pressioni. Gli infortuni sono stati una logica conseguenza, così come la perdita di fiducia e la regressione. Sì, perchè una regressione c'è stata. Più al Milan che in Nazionale, sintomo che qualche affanno psicologico c'è ed è superabile.
Basta ripartire da zero, tempo ce n'è, qualità anche. E l'umiltà non manca certo al buon Mattia, che si deve mettere il cuore in pace: al momento è solo una riserva. Le gerarchie di Mihajlovic, infatti, sono chiare: sulla sinistra c'è Antonelli, sulla destra Abate. Fine dei giochi.
A inizio stagione Sinisa aveva deciso di puntare su di lui: l’obiettivo era quello di valorizzare nuovamente un patrimonio del calcio italiano, poi però le cose non sono andate come avrebbero dovuto. E dire che Mihajlovic non è uno che si fa pregare a mettere i giovani in campo, chiedere a Donnarumma, titolare a 16 anni.
Che fare allora? Intanto ripartire - come detto - da zero, con meno pressioni e meno aspettative. Lavorare sul fisico e sulla testa. E poi? E poi si vedrà. Perchè il Milan non aspetta, tantomeno il mercato. Sulla sinistra Galliani ha prenotato Vangioni del River Plate, mentre sulla destra rimane un posto da vice-Abate. Non granchè, ma meglio di niente.
La speranza è che Mattia accetti il ruolo di 'secondo' e lavori per tornare titolare, il tempo gioca a suo favore. Anche perchè un altro caso-Darmian no, non sarebbe sopportabile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA