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Viene proposto titolare da Brocchi, che lo stima molto, dopo una stagione da riserva sotto la guida di Sinisa Mihajlovic. Philippe Mexès, però, non ricambia la fiducia del tecnico e disputa una gara condita da diversi errori. Viene ammonito per una trattenuta e non si trattiene quando si fa coinvolgere in una rissa nell'area del Milan. È lento e non regge minimamente il ritmo di Salah.
Peggiore in campo insieme a Bertolacci, Alex esce da San Siro con il mal di testa. La velocità di El Shaarawy e di Salah lo mandano in confusione. Lui non riesce a reggere il confronto e pasticcia nel primo tempo quando regala un pallone a Salah, che si invola verso la porta calciando - fortunatamente - fuori.
Ennesima bocciatura della stagione: ormai tutti hanno perso il conto di quante volte Andrea Bertolacci è finito in questa triste classifica. L'ex centrocampista del Genoa gioca la solita partita inconsistente, fatta di molti passaggi sbagliati, poche idee e un atteggiamento - in generale - totalmente avulso dal gioco. Arriva ora un interrogativo chiave per il Milan: cosa fare dal suo numero 21? Per fortuna - almeno per lui - stagione finita, chiusa con la consueta pioggia di fischi dalla curva.
Nonostante cambi fascia a metà del secondo tempo per l'ingresso di Calabria, è uno dei pochi costanti nell'undici rossonero. Non esita a proporsi sulla fascia destra, tanta qualche soluzione personale. Nella ripresa ci prova con un destro da fuori che termina però a lato. Regge bene anche difensivamente, dove non sbava mai a differenza degli altri compagni di reparto, Romagnoli compreso.
Tra voci di mercato e dubbi dei tifosi, Honda si rivela comunque tra i meno peggio di questo Milan e si rende più volte pericoloso, in particolare nella seconda parte del secondo tempo, quando sfiora il gol con un colpo di testa schiacciato parato da Szczesny. Prova a cercare la giocata giusta, dà indicazioni ai compagni suggerendo addirittura movimenti da fare.
Quando il migliore in campo è il portiere, è sufficiente questa statistica per capire il livello è la bellezza della gara. Un Milan senza attributi si spegne a San Siro e perde in casa contro la Roma affidandosi però ancora una volta al tuo giocatore più giovane: Gigio Donnarumma risponde presente con una serie di interventi precisi e sicuri e con uscite coraggiose e puntuali. È lui uno dei pochi tasselli da cui ripartire per il futuro.
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