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Subisce un colpo nel riscaldamento, ma stringe i denti, da lottatore qual è, e scende lo stesso in campo nella sfida del 'Ferraris'. Corre, si sbatte, come suo solito, ma viene spesso saltato dai dirimpettai con la maglia della Sampdoria. Paga una condizione fisica approssimativa, e si vede: non brilla, non incide. Ruba qualche pallone, ma pesa di più, nell'economia della partita contro la Sampdoria, l'occasione che spreca sullo 0-0 quando, ben servito da Bonaventura, spara fuori da ottima posizione. Si riprenderà, si rifarà.
Altra partita difficile per il pur bravo laterale rossonero. Allo stadio 'Luigi Ferraris', non riesce mai spingere con costanza, e nemmeno in fase difensiva rende al meglio, giacchè viene messo costantemente in difficoltà dalle avanzate di un arrembante De Silvestri. Se non fosse stato per le chiusure difensive sempre puntuali dei suoi compagni di reparto, probabilmente staremmo qui a parlare di tutt'altro risultato. Brocchi, in settimana, aveva provato De Sciglio sulla sua corsia: esperimento che, forse, si vedrà in campo mercoledì a 'San Siro' contro il Carpi.
Con il cambio di modulo, ed il passaggio dal 4-4-2 al 4-3-1-2, Brocchi gli riconsegna una maglia da titolare, ma l'ex Genoa, in quello stadio che l'anno scorso lo ha visto diventare un protagonista del nostro campionato, disputa nuovamente una prestazione sotto tono. Mai incisivo, mai nel vivo dell'azione, Bertolacci fallisce l'ennesimo esame e viene richiamato in panchina da Brocchi dopo pochi minuti della ripresa.
Gioca un primo tempo di assoluta qualità. Molto mobile, cerca il dialogo con i compagni e con Bacca, impensierisce a più riprese Viviano (su azione e su punizione), e costringe i difensori della Sampdoria a fermarlo spesso con le cattive. Anche nel secondo tempo, è uno dei più attivi del Milan, pur calando leggermente alla distanza. Dopo il gol del vantaggio rossonero, Balo sveste i panni del 'bad boy' sedando una rissa scoppiata a metà campo per un duro fallo di Poli su Fernando.
Non era un caso se il calo del Milan, del quale ha fatto le spese Mihajlovic, era coinciso con la flessione atletica del numero 28. E non è stato un caso, oggi, se dopo un primo tempo piuttosto apatico disputato dai rossoneri, la squadra di Brocchi si accende nella ripresa proprio quando sale in cattedra il centrocampista (oggi trequartista) di San Severino Marche. A metà ripresa illumina la scena del 'Ferraris', prima cercando di mandare a rete Kucka, e poi riuscendo nell'intento con l'assist del gol-vittoria per Bacca.
Il colombiano disputa 70' da dimenticare. In avvio di gara, sciupa una buona occasione da ottima posizione, poi sparisce dal campo, lasciando, anche per quest'oggi, dopo la gara contro la Juventus, il proscenio offensivo a Balotelli. Arginato bene dalla retroguardia a tre schierata da Montella, Bacca si risveglia dal torpore intorno alla metà della ripresa, ma si divora una colossale palla-gol davanti a Viviano decidendo di calciare di 'rabona'. Il 'Peluca', però, è noto per essere letale nei momenti che contano e, al 71', sfrutta l'assist al bacio di Bonaventua per siglare la sua 15esima rete in Serie A. Marcatura di importanza capitale, che avvicina sensibilmente il Milan all'Europa League.
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