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Cristian Zapata. Schierato in campo al posto dello squalificato Alex e preferito all’acciaccato Mexes, il difensore centrale colombiano ha sofferto gli attaccanti scaligeri e la manovra della squadra di Del Neri. Da un giocatore in scadenza e alla ricerca di una conferma, ci si aspetta indubbiamente di più. Nella ripresa sventa diverse occasioni pericolose del Verona ma altre volte viene saltato e salvato da Donnarumma. Da rivedere.
Riccardo Montolivo. Non ci siamo. In una gara dai ritmi molto blandi, il capitano rossonero non riesce ad impostare e a tenere in mano il centrocampo del Milan. Lento e impacciato, con le idee confuse, una giornata non proprio positiva per lui e,in questo modo, anche l’Europeo è lontano. Spaesato.
Alessio Romagnoli. Titubante e spesso incerto, quella di oggi non è stata la più bella gara giocata in rossonero dall’ex Roma. In coppia con Zapata, ha sofferto e non poco l’ex di turno Giampaolo Pazzini e le ripartenze dalla squadra veneta, causando con un fallo di mano il rigore del pareggio del Verona. Appannato.
José Mauri. Schierato titolare dopo la buona gara contro il Carpi, l’italo-argentino è stato l’uomo in più nel centrocampo del Milan, dove Montolivo era la controfigura di se stesso e Kucka che non è entrato mai in gara. La sua freschezza si è vista e Brocchi ne dovrà tener conto per le prossime partite. Rispolverato.
Jeremy Menez. Il francese gioca titolare al posto di Balotelli ed è l’arma in più dell’attacco rossonero. Con un Bacca dalle polveri bagnate, Menez si è reso protagonista di tutte le azioni offensive del Milan, tornando al gol in Serie A dopo tantissimo tempo. Redivivo.
Gianluigi Donnarumma. La solita certezza, per sé stesso e per la squadra. Para tutto, con personalità e gioca spesso anche da difensore aggiunto. Sono finiti gli aggettivi per lui, sembra un veterano di gara in gara. Incolpevole sui gol del Verona. Provvidenziale.
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