A quasi due mesi esatti dall'infortunio che lo ha costretto, il 7 settembre scorso, a lasciare il campo mentre si giocava, con la sua nazionale cilena, una gara per le qualificazioni ai Mondiali 2018, Matias Fernandez riassaporerà l'emozione di un match ufficiale anche se, inizialmente, solo dalla panchina.
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Torna Mati Fernandez, l’arma in più di Montella
Il 30enne cileno proviene da un lungo e delicato infortunio muscolare e quindi non potrà di certo esordire da titolare, però le possibilità di vederlo in campo, per far rifiatare qualche compagno, oppure per risolvere la partita, sono alte.
Ed è lo stesso Vincenzo Montella a confermarlo, nella conferenza stampa di presentazione dell'importante sfida di domani al “Renzo Barbera”, contro un Palermo invischiato in piena zona retrocessione, anche se lo stesso tecnico non nasconde le sue perplessità sulla tenuta fisica del giocatore e dell'altro rientrante lungodegente Luca Antonelli: “Si sono allenati in gruppo, anche se vengono da lunghi infortuni, ma sono in condizione di giocare anche se non so per quanti minuti”.
Nonostante questo, con il cileno, in campo le armi tattiche dell'allenatore rossonero aumentano notevolmente: Mati Fernandez può ricoprire vari ruoli nelle rotazioni di centrocampo, dalla mezzala al trequartista, e, come dichiarato in conferenza stampa dallo stesso Vincenzo Montella, può andare a sopperire all'assenza di Niang giocando esterno d'attacco nel più che collaudato 4-3-3.
D'altronde il cileno è dotato di gran palleggio, piede vellutato e intelligenza tattica, essendo capace, soprattutto quando gioca tra le linee, di propiziare molti inserimenti e trovare assist importanti per i gol degli attaccanti; l'unica sua pecca è la velocità: a differenza di altri, lui non è un uomo di spinta, più che correre, fa correre.
Spetterà quindi a Vincenzo Montella scegliere tra qualche variazione sul tema, inserendo quindi Mati Fernandez come trequartista, o mantenere l'integralismo tattico visto sin qui da inizio stagione. In ogni caso è una lieta notizia per l'allenatore del Milan ritrovare il suo pupillo, un uomo fidato, tanto voluto e cercato, arrivato proprio allo scadere di un mercato non scintillante ma che, grazie alla sua insistenza, ha permesso l'approdo a Milanello del cileno.
Valerio Paini
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