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Tra brutti voti e Zidane, quando Lapadula era juventino

Stefano Bressi

Lapadula, uno dei giocatori più amati dai tifosi del Milan attualmente, da piccolo era bianconero. Ma attenzione, lo era anche Locatelli, poi...

Il cuore di Gianluca Lapadula è sempre stato impavido, scrive La Gazzetta dello Sport: da quando lottava per un pallone in oratorio a quando arraffava il torrone di nascosto dalla bancarella dello zio. Talmente impavido da essere tifoso juventino abitando a 100 metri dal tempio granata. Tifa Juventus da sempre, tanto che da piccolo ha giocato anche otto anni nel settore giovanile bianconero. Oggi affrontare la sua ex squadra farà effetto. Ecco cosa ha detto il fratello Davide: "È la partita della vita. Il Milan ha creduto in lui e per Montella sarebbe pronto a morire. La Juve è una vecchia passione, un sogno di un bambino". Lo è stata dai cinque anni ai tredici. Partito come portiere, poi si è trasformato in goleador. Faceva il raccattapalle della Juve quando giocava Zinedine Zidane, poi venne "tagliato" e ricominciò dal Collegno. Motivo? I brutti voti. In estate sarebbe potuto tornare a Torino, ma Adriano Galliani ha staccato l'assegno giusto ed ecco che il destino ha fatto il suo dovere.

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