Inguardabile. Dissuaso. Inefficace. E chi più ne ha, più ne metta. Questo Milan non convince più, se mai l’avesse fatto. Si, perché poco più di un mese fa ci trovavamo a scrivere finalmente di una squadra diversa. Più convincente. Ma quei tempi, ahi noi, sembrano lontani anni luce. E il Milan sono ormai quattro match che non trova la vittoria (l’ultima risale a Milan-Torino terminata 1-0). Mihajlovic, , è stato più chiaro che mai: "". E poi, non contento, ha aggiunto: "".
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Trasferta, palle inattive e assenze: i mali di questo Milan
Premessa: puntare il dito e trovare i limiti di una squadra dopo una sconfitta è troppo semplice e scontato, vero, ma - credeteci - questo Milan ha troppe defezioni ancora da correggere. E Mihajlovic ancora troppo da lavorare. Gli ultimi due pareggi (contro Lazio e Chievo) e due sconfitte (contro Sassuolo e Atalanta) lo testimoniano a pieno. Insomma, i mali da curare nelle vie di Milanello sono tanti. Troppi. Ma alcuni risalgono in luce più di altri.
Da dove partiamo? A dir la verità, c’è l’imbarazzo della scelta. Ma non possiamo non considerare l’incredibile rendimento della squadra di Sinisa Mihajlovic in trasferta. Vedere per credere. Perché i rossoneri hanno vinto solamente quattro (Udinese, Lazio, Frosinone e Palermo) delle sedici partite lontano dalle mura casalinghe. Il motivo per il quale il Milan non riesca ad esprimersi al meglio lontano da San Siro non è facilmente intuibile. A maggior ragione se si pensa - si, torniamo ancora al passato - a quando il club milanista dominava in lungo e in largo in tutti (o quasi) gli stadi del mondo.
Ma non è tutto. Ricordate di quando e quanto si è parlato, nella scorsa stagione, del problema sulle palle inattive? Beh, non sembra poi molto difficile rimembrarlo. Pippo Inzaghi aveva più volte avvertito tutti: questi giocatori sono poco concentrati. E c’era da crederci. Cambiano allenatori, ma non cambia il problema. Nell’attuale campionato i rossoneri hanno subito ben 15 reti dagli sviluppi di calci da fermo. Se capire il perché del Milan non riesca ad esprimersi bene fuori casa risulta complicato, riuscire ad intuire il problema dei gol subiti su palle inattive appare più semplice. Provate a rileggere quattro righe sopra e capirete. Pippo docet.
Per non parlare, infine, delle assenze. Perché pare proprio che, ad oggi, i rossoneri non possono permettersi di perdere le proprie pedine fondamentali. L'ultimo esempio, alquanto recente, risale alla partita odierna contro l'Atalanta. e sulla fascia destra buio totale. Con il suo sostituto Mattia De Sciglio che ha disputato una partita assolutamente non sufficiente. Discorso simile nella parte centrale del campo. In assenza di uno tra Kucka e Montolivo, la mediana rossonera sembra sgretolarsi. Chi li sostituisce non dà mai l'idea di essere all'altezza.
Problemi seri, reali e visibili. Su cui Sinisa Mihajlovic sarà obbligato - e anche in maniera rapida - a lavorarci sodo per risolverli. Anche perché, come ha evidenziato lo stesso tecnico serbo, "".
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