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Nella conferenza stampa di oggi, il tecnico del Milan, Cristian Brocchi, ha parlato esplicitamente di che giocatore vorrebbe nel ruolo di trequartista. “A me piace il trequartista moderno, che svari, che sia utile alla squadra, che metta in risalto le sue qualità: importante è che abbia un pensiero offensivo”, le parole dell'allenatore rossonero che indicano chiaramente cosa lui intenda per fantasista o calciatore offensivo.
Ha le idee chiare Cristian Brocchi. Ed ogni volta che parla lo dimostra. Ci vorrà del tempo, certo, che forse non c'è, ma si può migliorare e anche alla svelta. Nello schema di gioco voluto dal neo tecnico milanista, quello del trequartista sembra dunque avere un ruolo centrale. Ma non nella versione classica e non soltanto come raccordo tra i reparti di centrocampo ed attacco. Brocchi vuole un giocatore che sappia interpretare il ruolo in modo più moderno, un po' alla Johan Cruijff, giocatore mente e braccio del grande Ajax degli anni Settanta o della stessa Olanda. Brocchi vorrebbe che la sua squadra sia una macchina perfetta, riproducendo, almeno in parte, quel calcio totale che rivoluzionò il modo di pensare calcio una quarantina di anni fa.
Per questo, non è tanto importante che il trequartista rossonero sia Bonaventura, Honda, Boateng o Menez: Brocchi ama il trequartista moderno, che svaria, che sappia giocare indifferentemente su tutto il reparto offensivo, Nella fattispecie, ha parlato di giocatori interscambiabili tra centrocampo ed attacco, senza ruoli ben precisi. L'idea è ambiziosa ma difficile da attuare: le idee sono però chiare e i giocatori sembrano seguirlo. Le prossime sfide ci diranno se il calcio di Brocchi è utopia o realtà. A partire dalla gara di domani contro il Carpi, appuntamento da non fallire.
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