archivio2016

Tutti vogliono Mihajlovic, tranne Berlusconi

Edoardo Colombo

La dirigenza si interroga sul sostituto, intanto Mihajlovic ribadisce: "Non darò le dimissioni ma non posso conferma".

Le continue frecciatine al vetriolo di Silvio Berlusconi hanno destabilizzato il tecnico serbo. Proprio l’ex premier, dall’ultimo gradino della catena alimentare rossonera, è intenzionato a dare il benservito al suo dipendente. Il nome di Brocchi, attuale guida della primavera, si fa sempre più caldo, sponsorizzato dal buon rapporto tra l’ex giocatore della Lazio e Berlusconi. Anche se, in casa Milan, non tutti la pensano allo stesso modo. Anzi, tutti remano in una direzione. Tutti, tranne il capo supremo. Se per Berlusconi l’anno prossimo la squadra dovrà cambiare guida tecnica, per gli altri organi societari no.

Mihajlovic ancora in rossonero, per un altro anno. E’ questo il plebiscito della piazza milanista. In Via Aldo Rossi, giocoforza, serve programmazione, strategia e lungimiranza. Ma Mihajlovic si dovrà mettere il cuore in pace, perché queste qualità attualmente sono sconosciute al club meneghino. Il paradosso, però, è il seguente: la società, infatti, ha messo in discussione proprio la guida tecnica, senza fare ammenda dei propri errori.