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Un Milan da Champions: o no?

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' ha analizzato i motivi per cui il Milan può ambire alla qualificazione in Champions League e quelli per cui non può andarci

MILAN DA CHAMPIONS O NO?

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Dopo 12 giornate di Serie A, il Milan ha 25 punti, , ad una sola lunghezza di distanza dalla Roma seconda: , la migliore dal 2010-2011, stagione che si concluse con la conquista dell'ultimo Scudetto. 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha spiegato le motivazioni per cui il Milan può ambire, quest'anno, almeno alla qualificazione in Champions League e quelle, invece, per le quali la squadra rossonera non potrà andarci sin da subito.

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PERCHÉ SÌ

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Perché ha Vincenzo Montella in panchina. Con le stesse amnesie difensive dello scorso campionato, e la medesima discontinuità in attacco (Carlos Bacca in primis), Montella ha avuto il merito di far tornare il Milan una squadra, nel senso di gruppo e gioco, semplicemente adattandosi al materiale umano a sua disposizione. . Poi, perché sta ha vinto molte scommesse, quali quelle, per esempio, di Suso Fernández Sáez, M'baye Niang (che il tecnico ha voluto confermare con forza a Milanello) e , nel cuore della manovra rossonera una volta venuto a mancare l'infortunato Riccardo Montolivo. Terzo punto, la liquidità fresca in arrivo dai nuovi proprietari cinesi, che consentirà, qualora il Milan restasse in zona podio da qui a gennaio, di poter rinforzare bene la squadra.

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PERCHÉ NO

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, anche nell'arco di una stessa partita: gioca bene 20 minuti, poi scompare, sembra mediocre per un'ora, poi si riaccende e crea quattro palle-gol. Poche le vittorie 'serene' (forse soltanto ), e degli otto successi rossoneri, tanti sarebbero potuti finire diversamente. C'è necessità di ridurre le pause, e 'spalmare' gli ultimi 20' di Palermo-Milan su una partita intera. Quindi, la qualità dei sostituti dell'undici titolare tipo non è all'altezza. In attesa del completo recupero di Cristián Zapata, la prima alternativa ai difensori centrali è Gustavo Gómez; in mezzo al campo, e prima o poi si rivedrà anche Andrea Bertolacci ma, finora, hanno giocato José Sosa, Mario Pašalić e Andrea Poli. In attacco, in assenza di Suso e Niang giocano Keisuke Honda e Luiz Adriano: differenze con Juventus, Roma e Napoli c'è sicuramente. Infine, la qualità del gioco: come per l'Inter nel 2015, non potrà durare all'infinito il periodo nell'alta classifica se la squadra, sul campo, non lo meriterà più di tanto. Secondo i bookmakers, infatti, i rossoneri arriveranno quarti, dietro Juventus, Roma e Napoli.

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