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Urla, occhiate e gesti: è la partita vissuta da Montella

Vincenzo Montella Milan
Montella ha provato i nuovi e scoperto valori in più dei vecchi. Suso si scopre anche mezzala, Pasalic ha qualità, ma gli serve continuità. Sosa intriga.

Stefano Bressi

Nonostante fosse un'amichevole, Vincenzo Montella ha vissuto fino in fondo il match. Un po' seduto, un po' in piedi, ma sempre partecipe. Nel primo tempo da segnalare ci sono solo un paio di occhiatacce a Gabriel e la gestione telecomandata di Mario Pasalic. Il brasiliano ha sbagliato un paio di scelte e il tecnico, quando lo ha visto rinviare un po' troppo spesso lungo gli ha lanciato un urlo. Gabriel ha chiesto scusa e tutto si è risolto. Pasalic, invece, ha sbagliato qualche posizionamento e Montella lo spostava a voce. Nel secondo tempo il croato si è guadagnato anche un applauso dell'Aeroplanino dopo aver tentato un cambio di gioco. Nel finale facce un po' così per qualche pallone perso da Josè Sosa e rassicurazioni a Cosimo La Ferrara. Insomma, ci sono stati aspetti positivi e negativi, scrive La Gazzetta dello Sport.

Il primo commento del tecnico è stato generale: "Portiamo in Italia la condizione in crescita di alcuni ragazzi, visto che non giocavano 90 minuti da mesi. Nel primo tempo avevamo tanti attaccanti, era normale non avere equilibrio e organizzazione. Potevamo fare meglio, ma era una partita difficile proprio per questo". I singoli, in un'amichevole d'esperimenti, contano parecchio. Sosa era il più seguito e a Montella non è dispiaciuto: "In quella posizione è intrigante. La sua storia parla in modo diverso visto che nasce trequartista e spesso ha fatto la mezzala. Ultimamente è stato decisivo nell'ultimo passaggio". Insomma, c'è da lavorare. Buone, invece, le risposte di Suso da mezzala: "Mi è piaciuto molto, ha dimostrato di poter giocare anche lì. Sono sorpreso. Poi volevamo fare risultato contro una squadra che ha giocato a ritmi alti e ci siamo riusciti".

Se il primo tempo è stato giocato a ritmi blandi, il secondo è stato divertente e Montella è probabile abbia apprezzato anche qualche dettaglio: "Le squadre dopo l'intervallo si sono allungate e noi abbiamo trovato un po' di equilibrio. Pasalic non poteva essere perfettamente organizzato, i giocatori si conoscono poco, lui è appena arrivato. Ha grandi potenzialità, gli serve continuità". Normale che abbia faticato in un centrocampo che non aveva mai visto, Montella se lo aspettava. Meno attesi i minuti finali di Andrea Plizzari: si poteva immaginare giocasse, ma non che fosse così decisivo. Montella è parso felice di rispondere su di lui: "Ha avuto un ottimo impatto, è stato decisivo. Sono contento per lui".

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