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Vangioni potrebbe diventare il nuovo protagonista calcistico di Chi l'ha visto? Appena sbarcato in Italia ha dichiarato di ispirarsi a Cafu e di avere Maldini come modello. Ma da allora si sono perse le tracce: 0 presenze e 0 minuti in campo. La maglia n.21 è rimasta in un cassetto ad accumulare polvere. Niente di niente. Una situazione paradossale che ha trasformato l'argentino in un oggetto misterioso, sconosciuto, Sono, quindi, tante le cose che non sappiamo del difensore milanista. Ecco, pertanto, un breve riassunto della sua vita. VAI ALLA SCHEDA SUCCESSIVA
Leonel Vangioni deve tanto alla sua famiglia. A cominciare dal passaporto comunitario, grazie alle origini italiane di Davide Roca, suo nonno. Le radici tricolori di Vangioni affondano a Riesi, piccolo centro situato a una ventina di km da Caltanissetta. In passato la cittadina di Riesi era famosa per le miniere di zolfo e per essere stata uno degli epicentri del fenomeno migratorio dopo la seconda guerra mondiale. Tra i tanti partiti per cercare condizioni di vita migliori, c'era anche la madre del pilota di formula 1 Jean Alesi, originaria proprio di Riesi. VAI ALLA SCHEDA SUCCESSIVA
Da neo-acquisto si è presentato con una battuta sul suo nome di battesimo"Mi chiamo Leonel con la e, non come Messi. Ho 29 anni e mi sentivo pronto per un’esperienza nel calcio europeo". Il suo debutto con la maglia della Seleccion risale, invece, al 2009. A convocarlo fu il figlio prediletto della nazione albiceleste: Diego Armando Maradona, all'epoca ct dell'Argentina. L'ultima presenza è datata invece 2012, nel superclassico de las Americas contro il Brasile.VAI ALLA SCHEDA SUCCESSIVA
Millionaros o Xeneizes? Tifosi del River o del Boca? Solitamente chi non conosce bene il calcio argentino divide così la galassia del tifo nella terra del tango. Ma è solo una semplificazione. Esistono anche tanti appassionati che seguono altre squadre. Per esempio Vangioni. Anche se ha vestito la maglia del River, Vangioni ha sempre dichiarato di tifare per il Club Atletico Riberas de Parana, la squadra di Villa Constitucion, la sua città natale, nota anche per aver "partorito" diversi calciatori: Sergio Berti, Esteban Herrera, Lisandro Lopez e soprattutto Abel Balbo.VAI ALLA SCHEDA SUCCESSIVA
Dall'Albiceleste al River Plate. Il passo è stato breve. Dal 2012 al 2016 Vangioni ha vestito la maglia con la banda roja. Con i Millonarios ha conquistato la Copa Libertadores nel 2015. E pensare che l'argentino era in scadenza di contratto e forse non avrebbe dovuto disputare la competizione. Infatti il presidente del River Rodolfo D’Onofrio ha rivelato di aver ricevuto un’offerta di un milione di euro per Vangioni. A quel punto il club doveva scegliere: perderlo a zero ma averlo a disposizione per la coppa, o guadagnare qualcosina dalla cessione, rinunciando alla sua presenza in campo. D'Onofrio ha sacrificato le casse societarie e il River ci ha guadagnato perchè Vangioni è stato uno dei protagonisti della finale. La squadra argentina ha travolto infatti il Tigres per 3-0 e Vangioni ha fornito l'assist per la rete di Alario che ha aperto le marcature.VAI ALLA SCHEDA SUCCESSIVA
Difensore o centrocampista? O tutte e due le cose? Ci ha pensato lo stesso Vangioni a chiarire la sua posizione in campo: "Sono un difensore portato a spingere molto in avanti, prima ero un volante, un centrocampista. Poi ho arretrato la mia posizione ma resto portato per la fase offensiva. Qui imparerò a difendere ancora meglio ma continuerò a pensare all’attacco e a fare assist a Bacca o a chi sarà in area, la parte che mi piace di più". Per il momento, si può crederlo solo sulla parola. Bacca, invece, sta aspettando ancora un suo assist.
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