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Da qualche mese alla guida dell'Italia c'è un nuovo commissario tecnico, uno di quelli che si fa voler bene da tutti e che ha dimostrato negli anni di essere un grande conoscitore di calcio. Subentrare ad Antonio Conte non era semplice, ma Giampiero Ventura a giudicare dai primi risultati sembra aver superato le difficoltà, anche se c'è ancora in ballo la qualificazione ai Mondiali. Il c.t. della Nazionale, intervistato da "La Gazzetta dello Sport", ha parlato anche di Milan. Ecco le sue parole.
Su Milan-Atalanta, sfida molto azzurra: "Mi piace pensare che sia uno spot per la mia Nazionale, come le partite del turno successivo lo furono per lo stage. In tanti fecero benissimo, ma quella domenica li avevo mandati a vedere tutti, pensando che se si fossero comportati da divi avrebbe significato che non erano ancora pronti".
Su Gasperini infastidito dai tanti suoi giocatori convocati per lo stage: "Per conoscere i giocatori bisogna vederli. Lavoriamo affinché si presentino. Comunque quando ho parlato a Gasperini delle mie idee era entusiasta. È stata una cosa nata e finita lì. Di sicuro in Italia non potrà mai succedere come in Germania, dove il rapporto federazione-club a livello giovanile, anche a proposito di lavoro tattico, è più intenso che da noi".
Sul Milan: "I risultati del Milan finora sono ottimi, si vede che i giocatori credono molto in quello che fanno. La verità però la sapremo tra due-tre mesi: la loro crescita da svolta, se ci sarà, deve cominciare da adesso".
Su Locatelli: "Gli abbiamo fatto saltare due Nazionali, essendo convocato per lo stage. Questo però non significa essere già pronto per la Nazionale. Se non lo sarà, comunque non si tratterà di bocciatura. Significa solo che gli serve altro tempo".
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