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Per 'La Gazzetta dello Sport' questa mattina in edicola, la direzione di gara di Verona-Milan, affidata all'arbitro Marco Di Bello di Brindisi, non è stata buona. Il gol del Milan era da annullare, in quanto sul tiro di Keisuke Honda, respinto corto da Pierluigi Gollini, l'accorrente Ménez si trovava in posizione di fuorigioco. Nella ripresa, il pari del Verona è arrivato su calcio di rigore: l'arbitro Di Bello ha fischiato il doppio mani in area di rigore di Alessio Romagnoli, sul quale, però, c'è stata una netta spinta del suo diretto marcatore gialloblu. Il penalty, semmai, ha commentato la 'rosea', andava concesso prima, quando lo stesso Romagnoli, in partenza dell'azione (sviluppi di un corner) ha trattenuto vistosamente Eros Pisano. Proprio il difensore del Verona, nel finale di gara, si è reso protagonista di un tocco sospetto di braccio punito da Di Bello con la punizione al limite dell'area di rigore: il replay alimenta dubbi, forse l'irregolarità è avvenuta sulla linea e quindi in area di rigore.
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