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Verso Milan-Sassuolo: quanti punti di contatto tra i due club..

Montolivo Bonaventura Milan-Sassuolo
Domenica pomeriggio, all’ora del tè, il Sassuolo farà visita al Milan per la quarta volta in Serie A: un confronto tra due squadre con molte affinità

Donato Bulfon

Domenica pomeriggio, all’ora del tè, il Sassuolo farà visita al Milan per la quarta volta in Serie A. Nei tre precedenti a San Siro, due vittorie del Diavolo (con lo stesso risultato: 2-1) e una dei ragazzi di Mister Di Francesco, che sono in vantaggio per 4-2 nel computo generale degli scontri nella massima serie, grazie al percorso netto (3 vittorie su 3) delle sfide disputate al Mapei Stadium.

La squadra di Montella sarà chiamata quindi ad affrontare un esame impegnativo, nel quale cercherà di mantenere ancora inviolata la porta di Gigio Donnarumma, che, proprio contro i neroverdi, veniva promosso titolare da Mihajlovic il 25 ottobre dello scorso anno. Ma Milan-Sassuolo, oltre ad essere uno scontro diretto tra due legittime pretendenti ad un posto in Europa, rappresenta anche un confronto tra due squadre con molte affinità.

Non è una novità, infatti, che Montella e Di Francesco, amici da oltre 25 anni (quando entrambi militavano nelle giovanili dell’Empoli) e compagni nella Roma Campione d’Italia, abbiano un’idea di calcio molto simile. Per entrambi, infatti, considerati tra i più promettenti giovani allenatori italiani, il risultato viene perseguito attraverso il gioco, con particolare attenzione agli inserimenti degli esterni alternati alle mezze ali, alle rotazioni dei centrocampisti e soprattutto al possesso palla che è caratteristica dominante di tutte le squadre che hanno allenato.

Ma oltre alla filosofia di gioco degli allenatori e al 4-3-3 speculare con cui scenderanno in campo, le due squadre condividono la scelta di puntare su giocatori giovani ed italiani. Nella sfida di domenica, infatti, dei 22 in campo dal primo minuto, saranno almeno 11 i nati negli anni ’90 e almeno 15 di nazionalità Italiana. Una partita che può dire molto, quindi, sulle ambizioni delle due squadre: quella di Montella avrà l’obbligo di confermare quanto di buono fatto vedere nelle prime sei giornate e con un risultato positivo acquisirebbe maggiore sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi, mentre il Sassuolo (che attende l’esito del ricorso contro la sconfitta a tavolino con il Pescara della seconda giornata) cerca una vittoria con cui confermare la propria dimensione europea e sorpassare il Milan, ristabilendo le gerarchie con cui si era chiusa la scorsa stagione.

Matteo Batinti

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