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Verso Milan-Torino, i passaggi salienti della conferenza stampa di Montella

Vincenzo Montella Milan
Riviviamo i momenti più importanti della conferenza stampa di Vincenzo Montella, tecnico del Milan, alla vigilia del match contro il Torino

Daniele Triolo

SOSA

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“E’ sempre opportuno contestualizzare il tutto. Si deve considerare il budget a disposizione, poi un allenatore deve occuparsi solo di questioni tecnico-tattiche, non di questioni economiche. Sotto il piano tecnico-tattico il calciatore ci sta nella nostra rosa, potrà portare avanti il nostro stile di gioco – ha detto Vincenzo Montella -. Ho chiesto anche Iniesta, ha la stessa età (ha riso il tecnico, n.d.r.). Sosa davanti alla difesa? Per ora credo di no, ma potrebbe essere una piacevole sorpresa. Per ora è una mezz’ala offensiva, poi non gioca da solo, ma con il resto della squadra. I calciatori vanno visti nel loro assieme. Lo stato di forma? E’ stata una sorpresa: è esplosivo e resistente, e questo di solito è inusuale”.

BACCA e NIANG

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Parole al miele di Vincenzo Montella : “Bacca è uno che lavora per la squadra, poi magari non si vede quando costruiamo il gioco, ma in fase di non possesso si da molto da fare. Anche con Emery lo faceva. L’importante poi è che faccia gol e in area di rigore è letale”, così il neo tecnico rossonero ha parlato di Bacca. “Secondo me ha tutto per diventare un grande calciatore anche a livello europeo – ha sottolineato quindi di Niang in conferenza stampa -. Gli manca continuità, anche nella stessa partita, l’età è dalla sua e la voglia di fare non è calata. Sta provando a diventare un campione e credo che lo farà. Deve sistemare alcune cose, ma ha la voglia di farlo”.

CALCIOMERCATO

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“Alla vigilia dell’esordio non voglio parlare di mercato, la società sa tutto quello che penso e quali sono le mie esigenze a livello tecnico-tattico”, ha sottolineato l’ex allenatore della Sampdoria, il quale, però, ha dichiarato come fosse a conoscenza che il budget per gli acquisti : “Sicuramente i primi giorni l’approccio della società è stato diverso a livello di budget, ma sapevo a cosa andavo incontro e ogni considerazione è stata fatta con questa consapevolezza, non è successo nulla che non mi aspettassi”.

MIHAJLOVIC

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“Non voglio dargli vantaggi – –. Sinisa è un allenatore che riesce a dare grande temperamento alla squadra, anche qui al Milan il suo lavoro è stata una grande base di partenza, ha lasciato qualcosa di buono qui al Milan. Domani ci aspettiamo una squadra motivatissima, dobbiamo pareggiare questo e metterci della qualità in più che abbiamo”. Ed a chi gli ha descritto un Mihajlovic “incavolato”, Montella ha replicato con ironia: “Vorrà dire che avrà perso, mi stimola molto questa cosa”. L’ex tecnico della Sampdoria ha quindi analizzato in maniera più oggettiva la sfida a distanza tra lui ed il serbo: “Si lui conosce bene come allenatore la squadra, ma anche io conosco bene Sinisa e anche i nostri giocatori sanno cosa vuole lui dalle sue squadre. Nel calcio di oggi tutti sanno tutto di tutti, meglio lavorare sulle proprie qualità”.

OBIETTIVI

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“Non credo che un allenatore da solo possa fare miracoli, penso che sia necessario che i calciatori, la società e i tifosi spingano nella stessa direzione, devono lavorare tutti insieme. Tutti per uno e uno per tutti, quest’anno è fondamentale ed è il mio primo obiettivo”, ha spiegato Montella, che poi ha chiarito gli obiettivi dei rossoneri in questo 2016-2017. “Noi abbiamo la necessità assoluta di entrare almeno in . Poi voglio creare un ambiente coeso, tutti devono remare nella stessa direzione, l’obiettivo è essere come la squadra di volley vista ieri a Rio. Si deve lottare e gioire tutti assieme per gli stessi obiettivi”.

TIFOSI

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“Dopo gli ultimi anni difficili i tifosi del Milan a ragione potrebbero contestare, noi attraverso il sacrificio e il senso di appartenenza , loro possono essere il nostro valore aggiunto”, ha detto Montella, che ha quindi aggiunto: “Noi stiamo provando a costruire qualcosa, anche attraverso le caratteristiche dei giocatori, l’amore dei tifosi potrà arrivare solo attraverso le prestazioni. Non basterà vincere, servirà il sacrificio della squadra. Dipende tutto da noi e sono sicuro che anche il pubblico non vede l’ora di riabbracciare la squadra”.

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