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38 milioni di euro e 40 mila spettatori: André Silva convince tutti

Redazione

Dopo un pre campionato balbettante, ora Andrè Silva sembra essersi finalmente integrato e il lavoro quotidiano sembra dare i primi frutti. Doppietta da vero bomber e San Siro in festa

di Valerio Paini

La precisazione è d'obbligo: lo Shkëndija non si può definire certo un avversario di alto livello. Il Milan, tuttavia, contro i modesti macedoni, ha fornito una prestazione confortante in una partita da non sbagliare e da chiudere già ieri, all'andata dei playoff di Europa League, così da poter pensare con maggiore serenità ai prossimi impegni in campionato. Tra i tanti giocatori positivi, chi ha avuto modo di esaltarsi particolarmente è stato André Silva, alla prima da titolare a San Siro e di fronte a un'incredibile cornice di pubblico (oltre 40 000 spettatori, un numero sbalorditivo per essere il 17 agosto): il portoghese non si è fatto intimidire e, sin da subito, si è preso la scena.

La prestazione del numero 9 è stata eccellente: punto di riferimento per i compagni, ha lottato e si è impegnato facendo da sponda e proteggendo ottimamente il pallone; in fase di costruzione si è legato con i colleghi d'attacco mostrando come sia abile e intelligente anche nel mandare i compagni in porta e, come se non bastasse, gli ottimi movimenti in area e il fiuto del gol gli hanno permesso di segnare una doppietta da vero bomber, come non succedeva a un numero 9 rossonero dal lontano 2010 quando a vestire quella maglia c'era l'indimenticato Filippo Inzaghi.

Prova che dà fiducia per il futuro, visti i 38 milioni spesi per lui, e visto che, per ora, in attesa dell'ultimo colpo di mercato, è lui l'attaccante principale e più atteso nella rosa rossonera. Vincenzo Montella non può che essere soddisfatto ma predica calma, punta su di lui ma, allo stesso tempo, chiede pazienza per la sua crescita: “Ha fatto un’ottima partita, mi aspetto che cresca ancora tantissimo, ha potenzialità immense: non si deve accontentare lui, non si devono dare giudizi affrettati sugli attaccanti che vengono da altri campionati. Ma sono contento della sua prestazione.”, ha commentato il tecnico campano al termine della partita. Insomma, sono state spazzate via, per ora, le critiche iniziali figlie di un normale scetticismo e si sono iniziate a intravedere quelle doti tecniche che hanno portato addirittura Cristiano Ronaldo a definirlo il suo erede, anche se, in tutta onestà, il difficile deve ancora venire.

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