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5 cose da leggere questo mese su “Forza Milan!”

Stefano Bressi

In "Forza Milan!" di marzo Deulofeu si racconta in una lunga intervista esclusiva. Ma non solo, ecco cinque cose da leggere sul mensile rossonero.

LA TESTA NEL LAVORO

L’attaccante spagnolo ha avuto un approccio professionale con il calcio fin da bambino: «A nove anni prendevo già il taxi per andare agli allenamenti del Barcellona e mia madre spesso mi accompagnava, perché temeva mi potessi perdere». Dalla Masia, il centro sportivo blaugrana, a Milanello: «Trovo che sia stupendo allenarsi nel bosco, qui riesco a rilassarmi. A volte mi fermo qui a dormire anche quando non siamo in ritiro, perché per ora vivo da solo: la mia compagna è in dolce attesa ed è rimasta in Spagna, mi emoziona il fatto di diventare padre».

A TUTTO OCAMPOS

Vi raccontiamo anche la storia dell’altro attaccante arrivato a gennaio: Lucas Ocampos, ex ragazzo prodigio del calcio argentino. Titolare a 17 anni nel River Plate, si è trasferito in Europa nell’estate 2012 grazie a Claudio Ranieri che lo scelse per il Monaco. La sua esperienza in Francia è proseguita a Marsiglia, all’insegna di grandi prodezze come quella nella gara contro il Troyes: una splendida rovesciata che sembra la fotocopia del gol di Van Basten al Göteborg nella Champions League 1992-93. Il miglior biglietto di presentazione ai tifosi del Milan.

IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO

L’impresa di Bologna è passata alla storia, con la squadra capace di segnare il gol decisivo in nove contro undici. La rete di Pasalic al Dall’Ara richiama alla mente altre prodezze in condizioni difficili. A cominciare dalla battaglia di Buenos Aires del 1969, nel ritorno della finale di Coppa Intercontinentale contro l’Estudiantes, quando i rossoneri subirono ogni genere di nefandezze tra lanci di urina e caffè bollente dagli spalti, botte in campo e persino l’arresto di un giocatore ma riuscirono a portare a casa il trofeo.

LE PERLE DI RONALDINHO

Ci è sembrato doveroso ricordare le magie di un fuoriclasse ritiratosi dalle scene agonistiche da poche settimane, un grande campione che ha lasciato una traccia indelebile nel cuore dei tifosi rossoneri. Ronaldinho si presentò al Milan segnando il gol decisivo all’Inter nel suo primo derby e ha continuato a deliziare il pubblico con altre prodezze, due delle quali contro la Juventus in due partite terminate con lo stesso punteggio di 3-0.

MALDERA QUARTO

Andrea Maldera è il quarto esponente di una dinastia che ha legato la propria storia a quella del Milan: figlio di Gino, campione d’Europa e del Mondo con i rossoneri nel 1969, nipote di Attilio e di Aldo che ha avuto un ruolo determinante nello Scudetto della Stella. Apprezzato opinionista delle reti Mediaset, Andrea si è messo in luce come “match analyst” sotto la guida di Leonardo per poi vincere il tricolore con Allegri e proseguire la sua esperienza sulla panchina milanista al fianco di Inzaghi. Oggi lavora per la Nazionale dell’Ucraina con altri due cuori rossoneri, Shevchenko e Tassotti.

Fonte: acmilan.com

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