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Abbiati torna al Milan. Le prime parole da dirigente

Massimiliano Mirabelli e Christian Abbiati a Casa Milan, foto acmilan.com
Un altro grande ritorno. Stavolta tocca ad Abbiati, che sarà il club manager rossonero. Ieri l'ufficialità e le prime dichiarazioni: da Gigio agli obiettivi

Stefano Bressi

Certi amori non finiscono... Non c'è più Adriano Galliani, ma anche nel nuovo Milan la frase è assolutamente azzeccata. Dopo il ritorno di Gennaro Gattuso, ieri è stato ufficializzato anche quello di Christian Abbiati, che sarà il nuovo club manager. La società ha deciso di puntare su di lui, come Bandiera, dopo i tanti anni trascorsi in rossonero, scrive La Gazzetta dello Sport. Tutto è iniziato nella stagione 1998/99, quando si è conquistato il posto da titolare e ha aiutato il Diavolo ha mettere le mani sul sedicesimo Scudetto con parate decisive. Aveva dato l'addio nel maggio 2016, dicendo di non riconoscere più il suo Milan. Se ora è tornato è anche per recuperare quei vecchi valori nello spogliatoio.

Dopo l'ufficialità Abbiati ha anche rilasciato alcune dichiarazioni. Si è ovviamente detto contentissimo dell'opportunità concessagli, confessando di non aver esitato neanche un secondo nell'accettare l'incarico. Il Milan è sempre stato per lui una seconda famiglia. Sarà una figura di collegamento tra la società e la squadra, sarà sempre presente a Milanello e riferirà problematiche varie. L'obiettivo secondo Abbiati deve essere il ritorno in Champions League. Spera di riuscirci e di riuscire a recuperare i vecchi valori. Poi, su Gianluigi Donnarumma, poche parole: "Secondo me dovrebbe restare, lui vuole restare".

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