Intervistato da Skysport24, Demetrio Albertini ha parlato del Milan di Montella e degli aspetti legati al closing che slitta sempre sul più bello. Queste le parole dell'ex metronomo a Sky: "Il Milan si vede il lavoro di Montella, dello staff e dei giocatori, anche perché è lo spogliatoio che deve seguire l'allenatore. Anche nei momenti difficili hanno vinto delle grandi partite, sintomo del lavoro fatto in settimana. Magari hanno meno taltento di altre squadra, tanti giovani, ma hanno soprattutto un grande senso di appartenenza che hanno dimostrato in campo. Questa è la cosa che mi ha colpito di più: il Milan ha la posizione che si merita.
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Albertini: “Tornare al Milan? Sarebbe il mio sogno, ma…”
Sul closing: non ho una sfera di cristallo, se ne parla tanto, se ne legge tanto e non mi vengono in mente altre ipotesi, ma la situazione è imbarazzante, sembrava si dovesse chiudere da un momento all'altro, c'era una deadline, e alla fine a pochi istanti è stato rimandato. Credo che dobbiamo solo aspettare, il contratto pare sia decaduto: la speranza è che ci sia un buon closing, se lo augurano i tifosi, il calcio italiano e soprattutto quello europeo. Il Milan manca da troppo in Europa, è una di quelle società che crea valore a livello europeo e mondiale, va difeso e tutelato.
Sul mancato contatto col nuovo Milan: si è parlato tanto anche del mio nome, è uscito parecchie volte, non so il perché, magari per il mio passato, ma non ho mai avuto nessun contatto con la cordata ne con la dirigenza in pectore. Se mi sarebbe piaciuto? Per me giò da tempo, spero di rientrare al Milan, è un sogno, ma non sempre si avverano, io ho fatto il mio percorso con serietà e abnegazione.
Su Juventus-Milan: per come è andata all'andata, dirò le stesse cose. Lo scudetto più perderlo solo la Juventus, sulla gara secca può succedere di tutto. La Juve è attrezzata per essere tra le prime otto di Champions, il Milan è un cantiere ben avviato con fondamente ben solide.
Sulle altre in lotta per l'Europa: ci sono tante belle realtà, ma vedere la juventus già così distante fa felici solo ai bianconeri, andrebbe rielaborato qualcosa nei format.
Su Tavecchio: complimenti a lui e auguri di buon compleanno ad Abodi. E' normale in democrazia che la maggioranza delle componenti decidano di proseguire sulla strada già intrapresa. Ieri è stato un atto politico da duplice interpretazione: Tavecchio dovrà ricucire le varie entità. Ora vedremo quello che succederà, quali saranno le cambiali da pagare. Tavecchio, però, mi piace tantissimo, a livello internazionale è molto influente. A livello interno ha preso spunto anche dal mio programna, spero che il calcio torni al centro e le società diventino più solide. Per il futuro del calcio italiano spero in una Lega forte, quando si parla di riforme si pensa sempre alla federazione, non alle leghe e ai loro diritti di veto. Bisogna modificare qualcosa, attuare qualcosa di diverso, troppo spesso le squadre vanno il boomerang tra Serie B e Serie A e viceversa senza riuscire a crescere"
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