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Durante un recente intervento alla trasmissione 'Deejay Football Club' Alberto Forchielli, creatore del 'Fondo Mandarin', ponte finanziario tra Italia e Cina ha definito il Presidente di Sino-Europe Sports, Yonghong Li, “un giocatore d'azzardo con un patrimonio da 600 milioni di euro”. Secondo Forchielli, Yonghong Li sarebbe riuscito a fare uscire dalla Cina i primi 100 milioni di caparra per il Milan grazie al consenso delle autorità della provincia di Fujian, ma non ha potuto ripetere l'operazione anche con gli altri fondi poiché il Governo centrale ha limitato le possibilità di esportazione di capitali. A quel punto è andato in difficoltà, poiché ha contatti in altre province del Paese .
Lo ha ricordato questa mattina il quotidiano torinese 'Tuttosport', spiegando con questa premessa il perché Yonghong Li abbia tirato in ballo, nell'affare di acquisizione del Milan da Fininvest, , unico ad avere contatti con Pechino. Yonghong Li, però, in patria sarebbe quasi un imprenditore come tanti: sarebbero quasi inafferrabili i contatti con le aziende che fanno riferimento a lui, Jie Ande e Duolun Spa, per la quale, come si ricorderà, 'Il Sole 24 Ore' aveva parlato di un'ammenda di 80mila euro per comunicazioni irregolari al mercato comminatagli dalla Borsa di Shanghai.
Più in generale, i giornali cinesi lo definiscono un”tycoon poco conosciuto”, con la tendenza ad agire sul mercato con dei prestanome (uno di questi potrebbe essere Chen Huashan, che compare spesso sui documenti della trattativa per l'acquisto del Milan): particolarmente duro, ha rammentato 'Tuttosport', lo 'Shanghai Zhengquan', quotidiano di proprietà dell'agenzia di Stato Xinhua, che a fine anni Novanta nel settore dell'agricoltura sostenibile. Nella vicenda sarebbero coinvolti anche alcuni suoi famigliari, due dei quali sarebbero latitanti dal 2004.
Sino-Europe Sports ha già provveduto a bollare come sciocchezze queste voci: altre dicono che Yonghong Li avrebbe cambiato nome nel recente passato, e come non sia più cittadino cinese bensì di Hong Kong. Chi segue la trattativa per il Milan sostiene sia diventato ricco con il trading, ma, ad oggi, non esiste un curriculum che attesti, in definitiva, chi sia, da dove venga, che referenze abbia. Da quando il suo nome è comparso in associazione con quello del Milan, esiste una sola foto ed , neanche una dichiarazione davanti ad una telecamera: futuro piuttosto nebuloso per il club di Via Aldo Rossi.
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