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Ambrosini: “Giusto confermare Montella. Su Locatelli…”

Massimo Ambrosini, ex centrocampista del Milan
L'ex capitano del Milan ed ex giocatore della Fiorentina, Ambrosini, ha parlato della situazione dei rossoneri. Ecco le sue parole.

Stefano Bressi

Il Milan è pronto a una svolta epocale. I primi di marzo, salvo clamorosissimi imprevisti, il Diavolo dovrebbe diventare un dragone cinese. La squadra, tuttavia, dovrà riuscire a restare concentrata sul campo, visto che ci saranno partite molto delicate. Per fare il punto della situazione, Tuttosport ha intervistato Massimo Ambrosini, ex capitano rossonero ed ex giocatore della Fiorentina, prossima avversaria del Milan. Ecco le sue parole sul futuro di Vincenzo Montella con i cinesi: "È giusto che si punti ancora su Montella, ci vuole un progetto a medio-lungo termine e quindi mi aspetto che la nuova proprietà si sieda a un tavolo con Vincenzo per affrontare le strategie e soprattutto parli con lui del prolungamento di contratto che scadrà nel 2018. Non possono ripartire l'anno prossimo con il tecnico in scadenza. L'addio di Berlusconi è una sensazione strana, anche se abbiamo avuto tempo per abituarci. Penso soprattutto a Galliani. Non riesco a immaginare cosa gli passerà per la testa durante la partita. Auguro al nuovo Milan che le persone scelte siano all'altezza del club".

Poi, Ambro continua sui meriti di Montella in questa stagione: "Ha ridato autostima a un gruppo che veniva da momenti difficili. Ha dato un'identità grazie alle sue idee. Il Milan prova a proporre qualcosa. I meriti di Montella sono evidenti. Inoltre non bisogna dimenticare che è reduce da due sessioni di mercato in cui non ha ottenuto nulla di ciò che avrebbe voluto. Mi ha colpito il fatto che voglia imporre le proprie idee ovunque, che giochi senza farsi intimorire dall'avversario. Vedo questo processo anche al Milan ed è giusto che Montella continui, nonostante qualche errore da limare. I margini di miglioramento comunque dipendono dal mercato. Questa rosa non può lottare per la Champions".

Infine, l'ex centrocampista del Milan ha parlato anche di Manuel Locatelli e della sua esplosione: "Locatelli ha avuto la fortuna di giocare alla grande le sue prime due partite. Si è conquistato il posto. Poi ha dovuto accelerare il processo di crescita e non è stato positivo. Non è facile trovarsi titolare a 18 anni titolare del Milan e non è logico chiedergli di prendere le redini del gioco con prestazioni continue di alto livello. È giusto che migliori, ma se si sedesse in panchina per due gare non morirebbe nessuno. Anzi, potrebbe scaricare la tensione. In fondo ci siamo passati tutti".

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