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Andrè Silva: killer tuttofare, che si giochi a 2 o a 3

Stefano Bressi

È nato esterno, ma fa l'attaccante d'area. Andrè Silva è duttile tatticamente e si sa trasformare da inarrestabile goleador ad assistman.
01:15 min

Il suo commissario tecnico, ha detto di Andrè Silva: "Si muove bene dentro e fuori dall'area". Sintesi perfetta del tipo di gioco che fa il centravanti portoghese. Ormai è un classico numero 9, ma il suo passato gli consente di trasformarsi all'occasione e sa fare bene anche altri ruoli. Da ragazzo ha fatto l'esterno alto d'attacco, ma anche il trequartista e la seconda punta. Ma sa buttarsi negli spazi, ha fisico e resistenza. Alto 185cm e pesa 78kg. È robusto, ma anche rapido, sa cambiare passo, è dotato tecnicamente e ha il killer instinct. Segna con entrambi i piedi, scrive La Gazzetta dello Sport, ma predilige il destro. 16 gol nell'ultima stagione, di cui 5 su rigore, 4 di testa e gli altri da vero rapace.

Essendo un ex esterno, comunque, è anche un grande assistman e può giocare in un modulo con due o tre punte. L'idea delle due punte non è così difficile da attuare. Vincenzo Montella, infatti, sta pensando al 3-5-2 o al 3-4-1-2. In quel caso il portoghese condividerebbe l'attacco con qualche altro bomber. Andrè Silva si farà trovare pronto, visto che in Nazionale ha giocato al fianco di Cristiano Ronaldo che per lui ha avuto solo parole di elogio.

Ma attenzione, Silva non è solo killer o assistman. Sa anche costruirsi i gol mettendo pressione. L'ultima rete siglata con il Portogallo ne è la prova: ruba palla da dietro al difensore, uno-due con CR7 e rete. Insomma, il Milan ha preso un attaccante che unisce alla tecnica, alla velocità, al talento puro, la capacità di adattamento.

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