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Il Milan risolleva la testa dall'acqua, almeno per una boccata d'aria. Il derby vinto è un toccasana incredibile, e inaspettato. Arrigo Sacchi, colui che ha portato i rossoneri al punto più alto di sempre, ha parlato di questo e degli altri temi del Diavolo per "La Gazzetta dello Sport".
Sul derby: "Sinceramente non mi aspettavo questo Milan, ma ha meritato di vincere un brutto derby. Ciò che mi ha colpito di più? La grinta, la voglia di vincere, di dare tutto quello che aveva dentro. Dovremmo
capirlo anche noi che facciamo gli osservatori: quando una squadra dà il massimo, merita rispetto. A prescindere dal valore tecnico".
Sul primo mese di Gattuso: "Tifo per lui, lo conosco poco come allenatore ma gli auguro tutto il bene
possibile. E’ una persona straordinaria, dà tutto se stesso. Dobbiamo smettere di pensare che l’allenatore
sia un mago, ma va messo nelle condizioni giuste per lavorare. È arrivato in una situazione complicatissima: una società nuova, tanti giocatori nuovi, ha dovuto fare un lavoro anche psicologico per ricreare lo spirito di squadra. Sta insegnando ai suoi giocatori cosa significhi la generosità. Un compito difficile. E' lui quello giusto? Certo. E lo dimostra la vittoria nel derby. Ma quello che abbiamo visto a San Siro non deve essere un episodio, anzi deve diventare un modus vivendi. E la società dimostri carisma, personalità, competenza. Sono fiducioso, anche se un mese è poco per giudicare il lavoro di un allenatore".
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