Quarto posto in campionato, in Europa dopo 26 anni e primo posto nel girone di Europa League dove c'erano Everton e Lione. Questi alcuni traguardi incredibili dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini, che ha ricevuto il premio "Gazzetta Sport Awards" per "allenatore dell'anno 2017". I motivi illustrati da Luigi Garlando sono sostanzialmente tre: i risultati, la bellezza del gioco e la valorizzazione dei giovani. Da Gagliardini a Petagna, passando per Cristante, Kessié, Caldara e Spinazzola. Un lavoro incredibile quello dell'allenatore di Grugliasco.
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Atalanta, Gasperini allenatore dell’anno 2017: “Qui grazie ai giovani”
Il tecnico dei bergamaschi, reduce dal successo in Coppa Italia contro il Sassuolo (anche questo storico, visto che la Dea non raggiungeva i quarti dal 2004-05), è stato dunque intervistato dalla Gazzetta dello Sport in occasione di questo riconoscimento, e più degli altri due ha apprezzato il terzo motivo (utilizzo del vivaio) per cui è stato premiato: "La qualità del gioco è importante, e i risultati sono tutto, senza quelli non si va da nessuna parte, ma direi che è il discorso dei giovani che mi gratifica di più. Forse perché io vengo da quel mondo, dal lavoro che si fa nel settore giovanile. Nella mia scelta di venire a Bergamo la possibilità di realizzare un certo progetto con i giovani ha pesato tantissimo. L'idea di poter far crescere ragazzi del vivaio attraverso le prestazioni e i comportamenti è stata la molla che mi ha fatto decidere. Questo tipo di lavoro si poteva fare solo in una realtà come l'Atalanta. Solo Bergamo poteva darmi questo".
Così si è espresso Gasperini sull'anno solare 2017: "Una stagione entusiasmante partita con grande difficoltà. All'inizio l'obiettivo era una salvezza senza troppe sofferenze. Poi, poco alla volta, abbiamo alzato l'asticella. E, alla fine, sono arrivati quarto posto ed Europa. La svolta vera dopo la vittoria di Napoli. Lì, abbiamo capito che avremmo potuto davvero arrivare in alto". Infine, un commento sul Milan, prossimo rivale in campionato: "Anche se il Diavolo sta attraversando un momento difficile, per noi non sarà certo un match agevole. Il Milan è una squadra forte, con dei valori oggettivi. Non sarà distratto, ma molto concentrato. E' una partita importante, anche in funzione dei prossimi impegni".
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