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Bacca e Lapadula, se insieme, fanno volare il Milan, ma…

Stefano Bressi

Il gol decisivo contro il Chievo è arrivato con Bacca e Lapadula in campo insieme, come contro il Cagliari. Montella però non li vede titolari insieme.

Rivali sì, non per volontà loro, ma nemici no. Milan-Chievo, Carlos Bacca realizza il gol del 2-1 e come di consueto festeggia alzando le mani al cielo. Da dietro arriva Gianluca Lapadula che gli salta addosso e continua a festeggiare con lui. Passa poco, Lapa realizza il rigore che vale il 3-1, Bacca è in panchina ma si alza contentissimo ad applaudire e a gioire. Tra i due c'è feeling, c'è amicizia. Le favole su una loro incompatibilità, dentro e fuori dal campo, è meglio che non vengano più raccontate.

Purtroppo a renderli "rivali" è il sistema di gioco del Milan. Vincenzo Montella lo ha detto chiaramente, scrive La Gazzetta dello Sport, di non vederli insieme dall'inizio. I rossoneri adottano il 4-3-3 e non sembrano intenzionati a cambiare. Ecco perché solo in situazioni forzate potremo vederli in campo contemporaneamente. Eppure tra i due c'è un ottimo rapporto, nonostante spesso Lapa abbia dovuto guardare dalla panchina l'amico giocare.

Contro il Chievo, il Milan ha risolto il match proprio nel momento in cui Gianluca e Carlos hanno giocato insieme. Ecco perché il dubbio torna a serpeggiare tra i tifosi: "Perché non schierarli sempre insieme?" Difficile Montella cambia a questo punto, soprattutto con la Juventus venerdì. Bacca e Lapadula non hanno mai iniziato una partita insieme. Sono tre i match in cui, a gara incorso, hanno giocato insieme: con l'Udinese a inizio anno, con il Cagliari e con il Chievo: 47 minuti, 2 gol. Un gol ogni 23 minuti e mezzo. Con loro in campo in contemporanea il Milan tira in porta ogni 9 minuti, altrimenti ogni 20.

Ma come si dovrebbero schierare insieme? Sabato Lapadula è partito spesso un po' più arretrato rispetto a Bacca, ma quando arrivavano cross entrambi attaccavano l'area di rigore, da vere punte. Movimenti perfetti: uno si stacca e uno aggredisce la porta. Giocano spesso vicini e si trovano anche abbastanza bene: hanno tentato un uno-due e hanno costruito una palla gol con sponda di testa di Lapadula e tentativo di rovesciata di Bacca.

La differenza tra i due, almeno nel match con il Chievo, sta nel rigore: Bacca ha sbagliato, Lapadula ha segnato. Il colombiano è arrivato così a 11 gol stagionali (uno ogni 148 minuti), mentre il numero 9 a quota 5 (uno ogni 122). Ovviamente, però, non basteranno questi numeri a invertire le gerarchie. Bacca resta la prima scelta di Montella. La speranza dell'ex Pescara è che il Milan, prima o poi, possa giocare con le due punte.

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