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Bacca-Lapadula, come cambia il mondo in un solo girone

Redazione

Bacca, decisivo all'andata, vive un momento di forma difficile e sente sempre di più il pressing di Lapadula. Come cambiano le cose in un girone.

La delicatezza della partita è nota a tutti, domani il Milan, come all'andata, non potrà sbagliare: come allora si arriva dalle sconfitte contro Napoli e Udinese ma, a cambiare, è di certo il gioco espresso dai rossoneri. Se all'andata era confusionario e si affidava alle fiammate, oggi invece è più ragionato ed efficace, e a confermarlo è lo stesso Vincenzo Montella in conferenza stampa: “Ci sono i numeri, so benissimo che la priorità è vincere le partite, ma se leggiamo tutti i dati delle ultime partite in cui abbiamo raccolto poco si evince che abbiamo una qualità di gioco migliore e una supremazia territoriale migliore, abbiamo una squadra molto più corta, andiamo più al tiro e subiamo meno tiri in porta. Questi sono dati oggettivi e non soggettivi”.

Parole di fiducia che rincuorano tutto l'ambiente rossonero, eccezion fatta per chi sta vivendo un momento di involuzione e non di crescita. Tra questi, a spiccare maggiormente sugli altri, troviamo Carlos Bacca.

Il colombiano è migliorato sicuramente sul piano del gioco e del feeling con la squadra, tant'è che, nonostante la richiesta di maggiore disponibilità, viene sempre difeso da Mister Montella: “È uno dei nostri giocatori più importanti. Ha le sue caratteristiche che a 30 anni non si possono cambiare. Non è appariscente, è un finalizzatore che gioca negli spazi. Dobbiamo metterlo in condizione di fare bene, giocando di più in profondità. Noi dobbiamo servirlo meglio, lui deve farsi vedere di più”. Ed è per questo che domani verrà riproposto lui titolare al centro dell'attacco, a differenza dell'andata quando esordì, per la prima volta titolare in Serie A, Gianluca Lapadula.

Allora Bacca aveva segnato 3 gol contro il Torino e niente più, mostrandosi sempre lontano e al di fuori del gioco rossonero, difatti, contro la Sampdoria, Montella decise di puntare tutto sul bomber italiano stravolgendo le gerarchie d'attacco che non erano mai state messe in discussione dall'approdo di Bacca in rossonero.

Forse fu una mossa azzardata perché Lapadula non fornì una prestazione eccezionale, anzi tutt'altro, però servì sicuramente da scossa per il colombiano che, punto nell'orgoglio, concesse, a metà del secondo tempo quando subentrò, una prestazione personale esemplare condita da un palo e dallo splendido gol che valse la vittoria sui blucerchiati e l'inizio di un lungo ciclo di risultati utili positivi.

Oggi la situazione è capovolta: Lapadula non è più quell'affrettato investimento estivo di 10 milioni, più un colpo sensazionale per i tifosi che una mossa funzionale alla squadra, perché ha dimostrato tutto il suo valore risolvendo partite intricate con i suoi gol pesanti nonostante i pochi minuti giocati. Questa volta partirà dalla panchina ma, con tutta probabilità, sarà già caldo e pronto, sui blocchi di partenza, per entrare in partita.

Bacca invece, nonostante abbia migliorato di molto il suo contributo alla partita e il gioco di squadra, è sotto gli occhi attenti di tutti perché non vive un bel momento di forma e sa che non è più un intoccabile: deve dimostrare, anche a suon di gol, di poter fare il suo come fece all'andata.

Valerio Paini

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