Bacca-Lapadula, una coesistenza è davvero impossibile?

Insieme poco, soltanto in tre occasioni, ma quando lo hanno fatto, si sono integrati bene e si sono resi spessi pericolosi, segnando anche due reti. Carlos Bacca e Gianluca Lapadula, attaccanti diversi per caratteristiche tecniche e fisiche ma che il tecnico del Milan in questo momento vede l'uno alternativo all'altro.

Eppure Gianluca nasce seconda punta: è stato sempre così in carriera, a San Marino, a Nova Gorica, a Teramo. E sempre tanti gol, suoi e dei suoi compagni di reparto. L'eccezione è stata la scorsa stagione, quando mister Oddo lo ha inventato attaccante centrale, terminale offensivo di un gioco armonico che lo ha portato a segnare 30 reti a Pescara. L'attuale numero 9 milanista può quindi ricoprire quel ruolo ed è questa quella che potrebbe essere la variante tattica che lo stesso Montella ha ammesso sia necessaria per cambiare il gioco offensivo del Milan.

Carlos Bacca lo conosciamo bene. Attaccante di puro istinto, finalizzatore con pochi eguali in Europa, ma che partecipa poco al gioco della squadra, tanto da sembrare spesso avulso dallo stesso. Le caratteristiche dei due, quindi, sembrano calzare a pennello per un tentativo di coabitazione. Il colombiano schierato più avanti a fare da punto di riferimento, l'italo-peruviano più indietro a svariare per tutto il reparto offensivo in modo da creare spazi per Deulofeu e compagni. L'idea sta balenando in mente a Montella che contro il Palermo potrebbe tentare l'azzardo. Certo, avere più attaccanti in campo contemporaneamente non significa automaticamente più gol e pericolosità, ma in un momento così difficile in cui serve vincere per continuare a sperare nella qualificazione europea, le due punte potrebbero essere non solo la soluzione disperata, ma anche quella giusta.

Piccolo particolare: di questa variante sarebbe contento anche Silvio Berlusconi, cosa che di questi tempi, non guasta mai.

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