Quella contro il Cagliari è stata una partita dominata sul piano del controllo del gioco, un Milan mai in sofferenza e sempre in possesso della palla, unica pecca, di certo non trascurabile, le poche occasioni realmente pericolose create. Una sfida che sembrava incanalata verso i binari del pareggio a reti bianche, con i rossoneri che non riuscivano a trovare la via del gol ma, come è successo in molti altri campi, la partita si è risolta all'ultimo, grazie al gol di Carlos Bacca.
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Bacca ritrova il gol. E quell’abbraccio con Lapadula…
Una sofferenza personale durata ben 594 minuti, mai così a lungo era durato il suo digiuno da quando era approdato in Europa. Per uno che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca del gol dev'essere stato un periodo di indicibile supplizio, e le sue difficoltà, in campo, erano visibili agli occhi di tutti: spesso nervoso e impreciso, sembrava giocasse senza serenità e in preda a un tarlo mentale tale da portarlo a errori grossolani, vedi quello sotto porta contro la Juventus in Supercoppa, emblema di un momento negativo senza fine.
E la partita contro il Cagliari sembrava potesse confermare il trend negativo: fino (quasi) alla fine una partita difficile, stregata tanto per i rossoneri quanto per lui che aveva sprecato i pochi palloni giocabili facendo pensare all'ennesima giornata no.
Con Lapadula pronto sul cubo del cambio, Carlos si accingeva a rientrare in panchina, quasi fosse un automatismo; Montella però, sorprendendo tutti, toglieva Pasalic, donando a Bacca la fiducia necessaria per ritrovare le energie giuste a pochi minuti dalla fine, e non solo a lui visto che, all'entrata del bomber italiano, tutto San Siro è esploso.
Il minuto è l'ottantottesimo quando De Sciglio butta in mezzo una palla sulla quale si fiondano in due: Lapadula assist da terra, Bacca gol. La partita si risolve e i due si concedono un lungo, caloroso e bellissimo abbraccio, liberatorio per certi versi.
Con il suo settimo gol in campionato arrivano anche i tre punti, comunque meritati, e Bacca, nel post partita, non riesce a contenere la gioia: “Ho lavorato tanto per questo, sono davvero felice per il gol. Grazie a Dio ho segnato, lo volevo da tempo. L’aiuto dei compagni, del mister e dei tifosi è sempre importante. Non ho parole per esprimere la mia felicità. Non lascio il Milan, è il mio obiettivo riportare la squadra in Europa, non vado via assolutamente”, così ha commentato a Premium Sport.
In ogni caso è arduo pensare alla nascita di una nuova coppia gol viste le caratteristiche dei due, più facile pensare a una soluzione estemporanea in risposta a un momento di difficoltà, un rischio, quello assunto da Vincenzo Montella, che però ha pagato.
Valerio Paini
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