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Partita cruciale quella di stasera, più per l'Italia che per la Svezia. Il clima di tensione si avverte soprattutto a casa di Davide Ballardini. Se il tecnico del Genoa e i figli tiferanno ovviamente per gli azzurri, la moglie farà il tifo per la Svezia, suo Paese d'origine. Intervistato da "La Repubblica", Ballardini ha commentato: "Non ci parliamo da venerdì. Agli svedesi piace già averci messo in queste condizioni, vederci soffrire. Speriamo si accontentino".
Come ha conosciuto la moglie: "A Taormina, nell'89. L'ho incontrata per strada, era con sua madre e sua sorella, io con un amico. Ci siamo dati appuntamento al giorno dopo e non ci siamo più lasciati. I nostri figli hanno il doppio passaporto. Mio suocero ha giocato nella Svezia del Gre-No-Li".
Sul match: "Se giocano alla pari con Francia, Olanda e Italia è perchè sono gente seria, quadrata, umile. Emergono nel gruppo e nella disciplina. Hanno anche giocatori di qualità comunque, come Forsberg. Noi siamo gli artisti: sgangherati, disordinati... Ci mettiamo in riga solo sotto pressione".
Su Ventura: "Ha fatto le fortune con il lavoro settimanale e un'idea di gioco precisa. Non è un giovanotto, deve isolarsi dalle pressioni e andare avanti coerentemente con il suo credo".
Se sarebbe una vergogna non andare al Mondiale: "Siamo un popolo strano, che non ha una gran memoria e che volta pagina in fretta. Domani è un altro giorno, no? La vergogna non la proviamo neanche per le cose serie, figuriamoci. Se va male si parlerà del nuovo ct e della ricostruzione. Ma non credo accadrà: abbiamo giocatori molto più forti e diamo il meglio nelle situazioni difficili".
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