Il 27enne attaccante italiano Mario Balotelli, alla seconda stagione nella Ligue 1 francese con la maglia del Nizza, ha rilasciato un'intervista al magazine ufficiale del club, nelle ore immediatamente precedenti al derby della Costa Azzurra contro l'Olympique Marsiglia di Rudi Garcia. Il sito web del Nizza ha pubblicato, in anteprima, i passaggi più importanti delle dichiarazioni di Balotelli.
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Balotelli: “Il derby più bello è quello di Milano. Sto bene al Nizza: vogliamo l’Europa”
Sul perché ha scelto di restare al Nizza: “Sono rimasto perché sto bene qui, semplicemente. Sto bene con i miei compagni di squadra, con i tifosi, con il mister. Quando sono arrivato la prima volta non ho mai pensato di sentirmi così. Sono sorpreso, ma sono contento. E poi il progetto è bello. Quest’estate c’era l’obiettivo Champions League nella testa di tutti. Vogliamo andare in Champions oppure in Europa League”.
Sull'allenatore Lucien Favre: “Quest’estate, il Presidente mi ha detto che ha spinto perché io rimanessi. Voleva che stessi qui. E sono sicuro che mi aiuterà a giocare veramente come vuole lui. Lo ha fatto anche lo scorso anno”.
Sulle sue condizioni fisiche: “Sto facendo progressi. Oggi, sto cercando di trovare questa continuità che ho sempre voluto e che ho spesso perso durante gli ultimi due anni. Si può essere continui solo solo quando si lavora bene fisicamente e ci si sente bene. La preparazione ha svolto un ruolo importante anche perché ho lavorato con il gruppo fin dall’inizio. Durante l’ultima pausa internazionale ho anche lavorato bene, anche durante le mie giornate libere. Questo è quello che mi serve. Mi danno sempre un giorno di riposo e poi lavoro il secondo giorno, perché non posso permettermi di fermarmi troppo a lungo. Se devo tornare all’allenamento e non sono in buona forma, non mi va”.
Su cosa direbbe, da allenatore, allo stesso Balotelli: “Cercherei di limitare i complimenti nei miei confronti. E, al contrario, cercherei di rompere un po’ il ca***, perché mi conosco: quando tutto va bene è un problema. Quando qualcuno invece mi scoccia un po’ io poi mi arrabbio e faccio di più. Ho più bisogno di parlare dei miei errori che di quello che faccio bene. Perché impari dai tuoi errori”.
Sulla notte del derby contro l'OM: “Ho giocato il derby di Manchester, quello di Milano a San Siro – che è per me è il derby più bello – quello di Liverpool. Non sto dicendo che sono partite come le altre, perché sono sempre belle partite. Ma non do molta attenzione a questo, voglio solo giocare. È normale che gli appassionati prendano la partita in modo diverso, ed è anche una buona cosa. Ma noi, in campo, dobbiamo dire che è una partita come qualsiasi altra. (…). A Marsiglia c’è Adil Rami, un amico con cui ho giocato, è bravo. C’è anche Patrice Evra, è anche lui un amico, un bravo ragazzo. Gli auguro… No, in realtà non gli auguro niente, spero solo che vinceremo e basta”.
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