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Balotelli: “Ritorno in rossonero? Per carità…”

Salvatore Cantone

In un’intervista alla "Gazzetta dello Sport", Mario Balotelli si è confessato tra passato, presente e futuro: le parole dell’ex attaccante rossonero

Mario Balotelli, dopo l'intervista rilasciata  ha rilasciato altre dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato di un suo possibile futuro al Milan. Ecco le sue parole: "Nizza? E' una stagione speciale sebbene sia il primo a sapere che ogni annata dovrebbe essere così per stare sempre ad alto livello".

Fa bene l’aria della Costa Azzurra.

"Lì non ho pressioni, mi alleno bene e arrivano pure i gol. A dire il vero, però, già ai tempi di Liverpool avevo cominciato a lavorare seriamente. I gol però fanno sempre la differenza".

Ma qualcosa sarà cambiato...

"Qualche anno fa giocavo solo per divertirmi, da un po’ di tempo ho capito quanto paghi il lavoro. Il resto non dipende da me".

Nella sua maturazione ha inciso più la sfera privata o quella calcistica?

"È chiaro che se hai al fianco la persona giusta tutto va meglio, ma sarebbe riduttivo per me pensare che il mio rendimento in campo dipendesse o meno dalle mie relazioni sentimentali".

Parliamo della Nazionale?

"Mi fa ancora rabbia ricordare quell’Italia-Svezia. Non puoi uscire quando hai in squadra Belotti, Immobile e Insigne. Per non parlare dei veterani. Gli svedesi avevano al massimo due giocatori al livello dei nostri. Incredibile".

E mancava pure Mario Balotelli.

"Io ancora non ho capito perché Ventura mi ha lasciato fuori. Quando lo vidi il primo maggio dopo Nizza-Psg mi fece uno strano discorso, facendomi notare che di me non doveva scoprire nulla: da me si aspettava solo un atteggiamento da leader. Poi, non l’ho più sentito. Ora dopo l’esclusione dal Mondiale, tutti se la prendono con lui, io non voglio infierire. Però ancora non capisco perché mi ha escluso".

Si sente pronto per tornare in Italia? Magari in uno dei suoi vecchi club?

"Quale?".

Diciamo il Milan, il suo amore calcistico.

"Mi spiace che le cose non stiano andando bene. Del resto a Nizza la gestione è cinese, ma si conoscono bene i proprietari. Invece al Milan tutto è misterioso. Anche il no che ho subito proprio oggi".

Cosa è successo?

"Ho sentito Ignazio Abate e mi era venuta voglia di andare a trovare i vecchi compagni a Milanello. Loro erano contenti ma Fassone ha fatto sapere che non era il caso di turbare l’atmosfera del ritiro".

Ci tornerebbe, allora, in rossonero?

"Per carità. Non vorrei avere troppe responsabilità, già l’ultima volta si erano create aspettative su di me. Ma sapete per quali colori batte il mio cuore".

Quindi all’Inter non ci pensa?

"Quello nerazzurro è un grande club. Lì mi sono trovato benissimo. Proprio l’altro giorno parlando con Ausilio gli ho fatto sapere che tornerei volentieri. Ma era così per ridere".

In quale squadra si è trovato meglio?

"Senza dubbio al Manchester City. Lì ho vissuto la mia stagione più bella. E poi è un ambiente davvero unico. Lì tornerei anche gratis".

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