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Ieri pomeriggio : andata in porto la cessione del 99,93% del club da Fininvest alla Rossoneri Sport Investment Luxembourg, si è conclusa la presidenza di Silvio Berlusconi, durata ben 31 anni. Franco Baresi, storico capitano rossonero fino al 1997, anno del suo ritiro, ha raccontato questa mattina, in un'intervista al 'Corriere della Sera', il suo stato d'animo per la svolta epocale e ricordato i suoi trascorsi più belli in piena epopea Berlusconi.
“: so che il Presidente è triste ed anche io lo sono – ha dichiarato Kaiser Franz -. Finisce un'epoca speciale ed io con lui ho vissuto di certo più gioie che dolori”. Baresi ha ricordato il primo giorno in cui incontrò il Cavaliere, anno 1986, quando il Milan era allenato da Nils Liedholm. “Ci fece restare a bocca aperta con i suoi proclami di rilancio del club: venivamo da anni difficili, lui portò entusiasmo ed aspettative”. Tutti mantenuti, a dispetto di tutto e tutti. “All'inizio davanti certi progetti eravamo perplessi – ha confessato Baresi -. Invece aveva ragione lui. Portò a Milano Arrigo Sacchi l'anno seguente, cambiò la filosofia del calcio, diede alla società un'organizzazione che prima non c'era”.
Per Baresi sarà impresa ardua ripetere le gesta del Milan berlusconiano, resosi autore di un “”, e, soprattutto, del suo Presidente. “La sera in cui festeggiammo il primo Scudetto a San Siro capì che non era un visionario. Nel pomeriggio avevamo giocato a Como, la sera nel nostro stadio trovammo 80mila persone, solo per salutarci. Incredibile”. Oltre che incredibile, per il numero 6 rossonero Berlusconi può anche essere definito, in tre aggettivi, “innovatore, competente, trascinatore”. Questo perché, ha rivelato, curava ogni dettaglio, dall'alimentazione al look.
“Mi ha voluto bene, ma ha mostrato affetto e vicinanza verso ogni protagonista che ha scritto la storia del Milan – il dolce ricordo di Baresi -: l'ho visto al derby d'andata, era emozionato per la coreografia della Curva. Mi ero illuso, speravo ci ripensasse”. Baresi, intanto, resterà a far parte del club rossonero: “E' fondamentale non dimenticare cos'è il Milan per la gente, per i tifosi e per la sua storia. Se mi proponessero un ruolo di maggior peso? Non lo so, per ora è prematuro: aspettiamo le presentazioni”. Conclusione dedicata ai nuovi proprietari cinesi: “Sarà difficile ripercorrere le orme di Berlusconi. Mi auguro che i nuovi proprietari abbiano passione e risorse per riportare il Milan ad essere competitivo in Italia ed in Europa. Mi pare ci sia la volontà di costruire qualcosa di positivo”.
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