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Bertolacci, che sfortuna: ennesima ricaduta nel momento migliore

Donato Bulfon

Nel momento in cui stava trovando continuità e qualità, Bertolacci subisce un infortunio dopo nemmeno 2': sfortunatissimo. Ma Montella conta di recuperarlo

Sembrava aver ritrovato lo smalto dei tempi di Genova, con un posto da titolare riacciuffato per i capelli dopo un'altra stagione piena di infortuni. Ma per Andrea Bertolacci la maledizione sembra non aver fine.

Ancora un problema, seppur non grave, ma tale da farlo uscire subito nella sfida del Milan contro la sua ex squadra, proprio quel Genoa che due anni fa lo aveva consacrato come nuova sorpresa del calcio italiano. E il Milan non se l'è fatto sfuggire, convinto che il buon Andrea potesse essere la risposta autoctona al nerazzurro Kondogbia, che tra le due squadre aveva scelto i "bauscia" e non i "casciavit" a suon di milioni di euro. Le premesse erano buone, anzi, in diverse occasioni Bertolacci ha fatto vedere che il piede c'è come anche la maturazione tattica. Il problema è sempre stato soltanto fisico. Tanti infortuni la scorsa stagione, quando Mihajlovic puntava molto su di lui, ma anche in quel caso la dea bendata del calcio si girava costantemente dall'altra parte.

Anche questa nuova stagione, con un Montella in più nel motore, sembrava potesse essere quella della definitiva consacrazione. L'inizio è buono, con l'ex tecnico della Sampdoria che vede nelle corde del 26enne nato a Roma, la possibilità di potersi cimentare anche nel ruolo di regista, che al Milan serve come il pane.  Ma già ad agosto i primi problemi, che si ripetono più avanti dopo un buon rientro in campo. Si torna in campo a gennaio, con Montella che concede molte chances a Bertolacci, il quale non si tira indietro, anzi. Il suo apporto, coinciso con l'infortunio di Bonaventura e l'appannamento naturale di Locatelli, sembra dare equilibrio alla squadra, un lavoro sporco ma utilissimo alle folate offensive dei vari Deulofeu e Suso.

Fino alla gara contro il Genoa di sabato scorso. Andrea parte titolare al posto di Sosa, centrale in mezzo al campo, il ruolo più delicato ed importante. Montella si fida di lui, il Milan ha bisogno di qualità e quantità: con Andrea si va sul sicuro. Ma dopo soltanto dieci secondi tornano gli incubi, l'ennesimo infortunio che annebbierà sicuramente la mente di un ragazzo perseguitato dalla cattiva sorte.

Per fortuna, però, le cose sembrano meno gravi del previsto e la sosta può solo essere d'aiuto per un recupero difficile ma non impossibile. Bertolacci non molla, non è il tipo. Il Milan ha ancora bisogno di lui e lo aspetta con ansia, soprattutto in questo momento che è quello decisivo della stagione. Qualcuno ha detto: "Non può piovere per sempre". Giusto Andrea?

 

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