Biglia, esordio dal 1º minuto da rimandare

Alla prima da titolare con la maglia rossonera, Lucas Biglia, punta di diamante del centrocampo rossonero, ha deluso le aspettative. Travolto dal ritmo degli ex compagni biancazzurri e tutt'altro che agevolato dall'errata disposizione tattica rossonera, Biglia non ha praticamente mai inciso domenica nella gara contro la Lazio limitandosi all'ordinaria amministrazione.

Troppo poco per l'argentino, che ha scelto in rossonero il numero 21 in onore dell'idolo sportivo Andrea Pirlo ma che si è mostrato distante anni luce dagli standard di qualità e personalità del grande regista bresciano.

Che la partita contro la Lazio fosse complicata anche per ragioni...logistiche era ben noto anche a Montella: rientrato in gruppo a Milanello solo giovedì pomeriggio dopo gli impegni oltreoceano con la nazionale argentina, Biglia ha avuto pochissimo tempo per familiarizzare con i compagni e per affinare una preparazione interrotta dal fastidioso infortunio muscolare di qualche settimana fa.

Biglia, già emozionato per il ritorno nello stadio che lo ha eletto beniamino sino a qualche mese fa, ha mostrato chiari limiti di condizione atletica oltre ad una scarsa conoscenza dei movimenti offensivi della squadra. Per nulla sostenuto da Montolivo, Kessié e Suso, tutti protagonisti di una gara da dimenticare, Biglia ha tentato qualche sortita offensiva senza grande successo, ripiegando su giocate scolastiche.

Tocchi in orizzontale, fraseggio corto e lento, lanci senza effetto per esterni in grave difficoltà: la prestazione insufficiente dell'argentino è lo specchio di un Milan impotente, confuso e senza idee.

Tocca a Montella sfruttare al meglio le qualità, anche da combattente, del vice capitano rossonero: maggiormente protetto con lo schema tattico del 3-5-2, Biglia può così evitare l'inferiorità numerica a metà campo e dedicarsi con migliori risultati all'impostazione, che può risultare più fruttuosa con due attaccanti in area di rigore con cui dialogare.

Dal canto suo Biglia deve da subito portare quel contributo, mancato a Roma, in termini di personalità e qualità di gioco.

Di Enrico Maggioni

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