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Bonaventura-Calhanoglu: complementari o alternative?

Redazione

Bonaventura e Calhanoglu hanno caratteristiche simili: Montella li sta rimontando da interni tra alti e bassi. Qualche volta giocheranno anche insieme?

Il 5 ed il 10 in matematica sono numeri che hanno un qualcosa in comune dato che il 10 è un multiplo di 5, e quindi numericamente sono “complementari”. Nel calcio i numeri contano ma spesso sono relativi e vanno presi per meri dati statistici, ecco perché non basta avere numeri di maglia simili per poter giocare insieme. In questo caso i due giocatori in questione sono Jack Bonaventura e Hakan Çalhanoğlu. Il primo ha appena cominciato la sua quarta stagione in rossonero, la seconda col numero 5, dopo aver vestito nelle prime due annate il 28. Il turco, invece, è sbarcato a luglio a Milanello scegliendo la maglia più prestiogiosa, il 10, lasciato libera dopo l’addio di Keisuke Honda. Numeri diversi, ma caratteristiche simili, tanta qualità palla al piede per entrambi ed una duttilità che permette ai due di giocare come mezzala, esterno d’attacco o come trequartista, ruolo “ideale” per le loro doti.

Volendo paragonarli dal punto di vista tecnico Bonaventura ha una frequenza di passo maggiore rispetto al compagno che di contro ha come punto di forza i calci piazzati ed in particolar modo le punizioni, tanto da essere stato soprannominato in Germania il “Dio delle punizioni”. Ogni tifoso vorrebbe vederli sempre in campo insieme, non volendo rinunciare alle doti di nessuno dei due, ma mister Montella, che deve scegliere una squadra che sia anche equilibrata, per il momento li vede come alternative.

Queste le parole su Bonaventura nella conferenza stampa pre Austria Vienna-Milan: “Jack è un calciatore generoso, è imprevedibile e abile nell’uno contro uno. Sta crescendo di condizione, vale anche per lui il discorso fatto per Alessio e Kalinic, non devo pensare in breve termine, ma a lungo termine, perchè poi giocheremo tante partite”. Invece oggi su Çalhanoğlu alla vigilia di Milan-Udinese ha dichiarato:  "Deve continuare a lavorare così, ho visto dal primo giorno un ragazzo di talento e grande determinazione. Mentalmente è un ragazzo che non si ferma durante la partita, questo è positivo. In Italia ci sono meno spazi, deve accelerare il tempo di giocata ma ci arriverà, è un ragazzo di grande disponibilità".

Nella pre season il tecnico campano ha preferito l’ex Atalanta, schierato come mezzala nel 4-3-3, fino all’infortunio contro lo Shkendija, dove però era subentrato proprio a Çalhanoğlu, che da lì ha poi giocato le gare contro Crotone e Cagliari, proprio come mezzala sinistra. Dopo la batosta subita per mano della Lazio, dove i due hanno giocato assieme nel finale, ma come esterni offensivi del tridente, Montella ha virato sul 3-5-2 che dovrebbe diventare il modulo di riferimento della stagione per esaltare le qualità di Bonucci in difesa, dei due esterni di centrocampo e per poter inserire due punte. In questo modulo non sembra esserci posto per entrambi, visto che i due si sono trovati insieme in campo a Vienna ma soltanto a risultato acquisito. L’ottimo prestazione in Europa League di Çalhanoğlu lo proietta anche come potenziale titolare contro l’Udinese, ma Bonaventura non deve demordere perché è stato ed è ancora un valore aggiunto del Milan e chissà che in futuro i due possano giocare insieme stabilmente.

Di Emanuele Landi

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