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Lo scorso anno il Milan ha perso diversi punti per strada all'inizio, perché Vincenzo Montella ha tentato in tutti i modi di imprimere alla squadra la propria idea di gioco: passaggi veloci, squadra corta, possesso palla. Risultati, come detto, scadenti. La rosa non permetteva questo tipo di manovra e per la prima volta in carriera Montella si è dovuto adattare. Così, era diventato un Milan di contropiede. Assurdo, a pensare al binomio Montella-Milan. Adesso, però, la campagna acquisti ha alzato notevolmente il tasso tecnico della squadra e così Montella potrà tornare a proporre un bel calcio.
E così, dopo le prime uscite stagionali, qualcosa si nota già: il Milan non butta mai via la palla e cerca sempre di verticalizzare, scrive La Gazzetta dello Sport. Ciò significa che molto dipenderà anche dagli ultimi due acquisti, presentati a San Siro giovedì: Leonardo Bonucci e Lucas Biglia. Già da mercoledì sera, nel test di Catania contro il Betis Siviglia, entrambi entreranno nel motore rossonero.
Solo allora il nuovo Milan inizierà davvero a prendere forma. Bonucci e Biglia, del resto, formano la spina dorsale della squadra, al centro del campo, uno di fronte all'altro. Quasi tutte le azioni partiranno da loro. Bonucci farà da primo regista, ruolo che gli mancava dai tempi di Thiago Silva. In Italia e forse al mondo ce ne sono pochi bravi come lui ad avviare l'azione palla a terra. Lo scorso anno è stato il difensore a fare più passaggi. Nessuno verticalizza quanto lui.
Finora lo abbiamo visto solo nella parte finale dell'amichevole contro il Bayern Monaco, così come Biglia, che agirà qualche metro davanti a lui. Anche l'argentino è uno che influisce in maniera decisa sulla propria squadra. L'anno scorso, per esempio, è stato il laziale a toccare più palloni e a effettuare più passaggi. Insomma, adesso il Milan ha da chi far partire l'azione. Spetterà agli altri muoversi in maniera intelligente.
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