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Bonucci, il leader che deve prendersi il Milan

Giacomo Magnani

Leonardo Bonucci ha subito acquisito un ruolo centrale nello spogliatoio del Milan: per il momento però le prestazioni non sono state all’altezza
00:30 min

Bonucci è stato, indubbiamente, l’acquisto che più ha destato scalpore in questa sessione estiva di calciomercato (operazione da 42 milioni di euro). In pochi si sarebbero aspettati quello che poi si è verificato: il 21 luglio Leonardo Bonucci è diventato ufficialmente un giocatore del Milan.

Ma il passo dal grande entusiasmo alle prime critiche è corto, come dimostrano quelle che gli sono piombate addosso dopo il disastro alla quale abbiamo assistito domenica all’Olimpico. Il suo inserimento è stato complesso e chiassoso fin dall’inizio, basti pensare alla discussione con il neo compagno di rosa Frank Kessié per la contesissima maglia numero 19.

Il difensore, con il proprio arrivo in rossonero, avrebbe dovuto apportare la propria esperienza, lo spirito di vittoria e soprattutto quella leadership che si è costruito negli anni (6 scudetti di fila con la Juventus), al nuovo spogliatoio. Sì perché era lui l’unico insostituibile della difesa bianconera.

Ma qualcosa, finora, sembra non aver funzionato. Le prestazioni non all’altezza, ne sono la dimostrazione. E non mi riferisco solo alla prestazione (indecente) di domenica, ma a tutte quelle che abbiamo assistito.

Poi c’è la questione di quella benedetta fascia da capitano che, negli ultimi anni, è stata più che altro la fascia dell’incoerenza. È stato davvero giusto affidarla a lui? Jack Bonaventura non era forse meritevole della stessa? Ad ogni modo, il 9 agosto fa il suo esordio con la fatidica fascia nell’amichevole contro il Betis, esordio non proprio felice per via dell’ammonizione rimediata al ventitreesimo.

È vero siamo solo all’inizio del campionato la squadra è nuova e in costruzione, ma Bonucci è l’uomo centrale di questo Milan e allora il cambio rotta è necessario.

Adesso tocca a te, capitan Bonucci.

Tuo è il compito di dimostrare ai tifosi che sei all’altezza di portate la fascia che un tempo è stata al braccio di Franco Baresi (per citarne uno), spetta a te ripagare la fiducia che la società ti ha dato (e ti dà) e, soprattutto, spetta a te dimostrare il tuo immenso valore.

Non di minor importanza, spetta a te far rimpiangere ai bianconeri la tua partenza.

I tifosi ti stanno aspettando, vai e prenditi il tuo Milan.

di Deborah Maria Della Valle

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