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Un'estate da protagonista, un inizio di stagione complicato. Leonardo Bonucci sembrava essersi perso nel tragitto da Torino a Milano. Qualcuno pensava fosse la fascia da capitano del Milan a pesargli troppo, poi le prestazioni in azzurro al di sotto delle possibilità hanno dimostrato che le difficoltà di Leo erano in primis mentali e atletiche. In suo soccorso, strano ma vero, è arrivata la squalifica. Sembrava il crollo definitivo di Bonucci, ma invece il capitano rossonero ha trovato così la forza di reagire. Come lui stesso ha sottolineato, ha potuto lavorare fisicamente e mentalmente durante lo stop e al rientro è parso decisamente più sicuro.
I match contro AEK Atene e, in modo particolare, Sassuolo hanno restituito al Milan il difensore da 40 milioni che tutti si aspettavano. Contro i neroverdi è stato impeccabile e ha salvato il risultato con un intervento in chiusura a pochi passi dalla porta. Ieri Bonucci è tornato in Nazionale, insieme agli storici compagni della Juventus. In teoria doveva essere un'agevolazione, ma in realtà si è rivelata una difficoltà in più. I tre sembrano non trovarsi più così bene come in passato e, per tutta la partita, hanno avuto evidenti difficoltà. Lato positivo per il Milan: Bonucci è stato il meno peggio.
Il numero 19 non ha ancora sfoggiato la miglior prestazione possibile, ma ha comunque lasciato intravedere cose buone. Il che è positivo, viste le difficoltà dell'Italia ieri. Ciò significa che la crescita di Bonucci continua, ma allo stesso tempo che si è ancora lontani dalla meta. Ieri Bonucci, per esempio, ha fatto un recupero sprint dopo un errore di Giorgio Chiellini, salvando il già negativo risultato; ha impostato in maniera discreta e ha giocato quasi tutto il match con il setto nasale rotto. Tuttavia i giornali gli hanno riservato un trattamento forse eccessivamente duro. Nelle pagelle è stato uno dei pochi con insufficienza. Va bene pretendere tanto, ma comunque ieri Bonucci ha dato ancora una volta segni di miglioramento e forse era giusto premiarlo.
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