Finalmente il vero Leonardo Bonucci. Ieri il capitano del Milan è stato autore di una grande prestazione, tornando a essere decisivo e negando più volte il gol al Sassuolo. Al termine della sfida, ha parlato ai microfoni de "La Domenica Sportiva". Ecco le sue parole: "Ci tenevamo tanto a vincere. È una vittoria che ci serviva per l'entusiasmo e per calmare le pressioni di questi mesi. Abbiamo giocato bene mostrando grande voglia di portare a casa il risultato".
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Bonucci: “Squalifica fondamentale. Sull’addio alla Juve…”
Sulla squalifica: "È stata importante, quasi fondamentale. Sono riuscito prima di tutto ad allenarmi e a mettere un po' di benzina nelle gambe dopo tante partite ravvicinate, ma anche a riflettere sul fatto che il Bonucci visto finora non era il vero Leo".
Sul rendimento: "Mi sono focalizzato su troppe cose che non dovevano essere dentro la mia testa. Purtroppo sono uno che quando sposa una causa dà tutto sè stesso. Ho perso di vista me stesso però in questo modo".
Sull'addio alla Juve: "Tra me e Marotta c'è un grande rapporto. C'è sempre stata schiettezza e disponibilità nella mia avventura di sette anni alla Juve. Quella parte di carriera però si è chiusa, per motivi che non sarebbe carino dire in tv. Col direttore e con la società non ho avuto alcun problema, sono grato alla Juve per avermi reso il giocatore che sono oggi".
Su Kessie: "A volte gli è mancata la caratteristica principale, che è la forza. È arrivato qui come un grande acquisto, ma non dimentichiamoci che è giovane e che è ancora ai primi anni in Serie A. Indossare la maglia del Milan è una grande responsabilità. Kessie è importantissimo, come tutti gli altri".
Se rifarebbe ciò che ha fatto dopo Cardiff: "Sì. Se l'ho fatto significa che è stato tutto ben pensato prima".
Sulla Nazionale: "Ci aspettano due partite difficili, ma siamo l'Italia e vogliamo il Mondiale. Dobbiamo fare una buona partita in Svezia per poi gioire della qualificazione davanti ai nostri tifosi".
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