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Nel corso della lunga il neo-capitano del Milan, Leonardo Bonucci, è tornato, inevitabilmente, a parlare dei 7 anni trascorsi a Torino con la maglia della Juventus.
“Ormai è il passato: il presente ed il futuro si chiama Milan”, ha ribadito Bonucci, il quale, però, non ha di certo dimenticato come grazie alle stagioni di successo nella 'Vecchia Signora' sia diventato il giocatore che è oggi. “La ringrazio per quello che mi ha dato, con loro sono diventato uno dei più migliori difensori al mondo, ma quando fai certe scelte poi ti prendi la responsabilità e hai le tue conseguenze”.
Ovvio riferimento al tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, con cui il rapporto si è andato deteriorando nel corso dell'ultima stagione: “La Juve ed Allegri hanno fatto scelte ben precise ed io le ho fatte di conseguenza. Di certo le mie valutazioni non erano più quelle del passato, ma la scelta è stata condivisa con il club, quindi non è solo farina del mio sacco. Tutto parte da Oporto, ma c'erano stati alcuni episodi già prima, magari meno eclatanti. Ritrovarmi Allegri in Nazionale? Se così dev'essere, sarà. Siamo tutti professionisti, nessun problema”.
Bonucci ha sottolineato come mantenga ancora rapporti di amicizia con gli ex compagni di squadra (“Ho fatto ieri gli auguri a Chiellini e poi con alcuni di loro c'è un percorso comune in Nazionale”) e ha auspicato di poter fare, in maglia rossonera, ciò che Andrea Pirlo, dal 2011 al 2015, ha fatto invece nel percorso inverso. Il difensore viterbese ha scelto di passare dalla Juventus al Milan proprio per via delle analogie che ha visto tra i bianconeri di sette anni fa ed i rossoneri di Vincenzo Montella: “Nella mia testa c'è l'idea di ripetere il percorso vissuto in bianconero, dove eravamo partiti da una rifondazione come in questo caso e siamo arrivati in alto. Ecco, qui voglio arrivare ancora più in alto. Nell'arco di quattro anni spero di arrivare a vincere la Champions. Voglio portare a casa tutto”.
Chiusura dedicata alle reazioni dei tifosi della Juventus sui social dopo il suo addio: “Se mi facessi condizionare dai commenti sui social, nel 2011 avrei lasciato la Juve ed oggi non sarei qui al Milan. Mi hanno insultato perché ho cambiato maglia, ma sui social la gente è libera di dire la propria e non provo rancore”.
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