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Brignoli-gol al 95′: il Milan vede le Streghe

Daniele Triolo

Clamoroso 2-2 del Milan al 'Ciro Vigorito': il Benevento pareggia in extremis con una prodezza del portiere. Rovinato il debutto di Gennaro Gattuso

Tanto tuonò che alla fine piovve. In qualche modo, ha sottolineato 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina, era nell'aria che il Benevento ottenesse il primo, storico punto nella massima serie proprio contro il Milan del nuovo allenatore Gennaro Gattuso: per la legge dei grandi numeri e per le buone prestazioni offerte di recente dalla squadra di Roberto De Zerbi, c'erano segnali tanto di cabala quanto di campo.

Che il punto, però, arrivasse in questa maniera testimonia, ancora una volta, quanto possa essere valida la famigerata Legge di Murphy: quando qualcosa potrà andare storto, state pur certi che ci andrà. Eccome. Il Milan, due volte in vantaggio allo stadio 'Ciro Vigorito' grazie al colpo di testa di Giacomo 'Jack' Bonaventura nel primo tempo (l'ex atalantino non andava in gol in campionato dal 29 gennaio scorso, Udinese-Milan 2-1, giorno del suo infortunio ai legamenti crociati) ed al guizzo di Nikola Kalinić nella ripresa (4° gol stagionale per il croato, a più di un mese di distanza dall'ultimo, messo a segno in casa del Chievo), si è fatto raggiungere dapprima dalla zampata di George Puşcaş, 21enne attaccante di proprietà dell'Inter, al suo primo centro in Serie A e, quindi, agguantare al minuto 95 da un colpo di testa, addirittura, del portiere del Benevento, Alberto Brignoli, di proprietà della Juventus, che ha regalato ai suoi un pareggio tanto inatteso quanto insperato.

Il Milan, al 'Vigorito', ha dunque visto le Streghe (soprannome dei giocatori giallorossi), lasciando per strada, nel modo più sanguinoso possibile, due punti di vitale importanza per la (rin)corsa ad un posto in Europa League. E meno male, per i rossoneri, che la Lazio ha fermato a 'Marassi' la Sampdoria (2-1), 'bloccando' i blucerchiati a +5 sul Milan in ottica sesto posto. La prodezza di Brignoli, portiere goleador sulla scia dei predecessori Michelangelo Rampulla, Massimo Taibi e Marco Amelia, ha rovinato il debutto, sulla panchina milanista, del nuovo allenatore Gennaro Gattuso, la cui prima assoluta è stata giudicata insufficiente dalla 'rosea'. “Per la differenza di punti in campo, il Milan non ha fatto la partita che ci si aspettava, e le poche cose da salvare sono tutte legate alle individualità”.

Complimenti, al contrario, al Benevento di De Zerbi, che ha disputato una buona partita, realizzato due reti sfiorandone altrettante. Un pareggio, quello dei giallorossi, tutto sommato meritato, seppur 'facilitato', oltre che dalla massiccia dose di sfortuna che, da un po' di tempo a questa parte, sembra non voler abbandonare il Milan in alcun momento, anche dall'espulsione, ad un quarto d'ora dalla fine, di Alessio Romagnoli. Un doppio giallo apparso ai più un po' affrettato, che ha costretto Gattuso a far arretrare il baricentro del suo Milan con la sostituzione tra Jesús Suso e Cristián Zapata. Difendere troppo basso, purtroppo per i rossoneri, non è stata la strategia giusta e Brignoli, implacabile ed assistito da una buona stella, ha fulminato Gianluigi Donnarumma nell'angolino per gli ennesimi rimpianti di un Milan che, ormai, non sa più a quale santo potersi votare.

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