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Buffon: “Italia, ora basta avere paura”

Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e dell'Italia, Getty Images
Il capitano della Nazionale, Buffon, scuote il gruppo e chiede a tutti di assumersi le proprie responsabilità. I vecchi devono aiutare i giovani.

Stefano Bressi

Le parole di Gianluigi Buffon non voglio portare all'autogestione in Nazionale. Sono, però, la presa di coscienza delle difficoltà del gruppo, che sembra avere paura e servono a lanciare due messaggi, anche al c.t.: serve affidare ai senatori la pratica Mondiale, archiviando quelle bocciature di massa che ogni tanto vengono in mente nello staff; bisogna evitare di pensare all'accerchiamento e che tutti ce l'abbiano con l'Italia, è un alibi da perdenti.

Alla fine della partita con la Macedonia c'è stato un faccia a faccia tra i senatori e Giampiero Ventura, in cui sono stati confermati questi concetti. Il momento è delicato e, anche per questo, ieri c'è stato un faccia a faccia tra tutti i giocatori azzurri in spogliatoio. Buffon, insieme ad altri "grandi", ha preso la parola, provando a scuotere il gruppo: "Basta avere paura. Crediamoci, al Mondiale ci andremo". Molte di queste dichiarazioni, Buffon le ha ribadite ai giornalisti.

Ecco le sue dichiarazioni, riportate da "La Gazzetta dello Sport": "Il clima intorno a noi non è dei più positivi e i primi responsabili siamo noi giocatori. Soprattutto i più esperti che devono avere un senso di responsabilità ancora maggiore. Perché ai playoff ci si gioca davvero tanto. La sconfitta con la Spagna ha minato le nostre certezze, così contro la Macedonia ci siamo quasi impauriti e non capisco il perché. Questo significa che il problema è psicologico. Ora serve senso di appartenenza, ciò che ha consentito a tanti di noi di avere una vita così lunga in azzurro. Giocare il Mondiale non è importante per me, ma per l'Italia e la sua storia. Se cominciamo a piangerci addosso e pensare che ci remino contro siamo dei perdenti. Non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e non pensare che siamo vittime sacrificali perché qualcuno ha deciso così. Ognuno di noi cominci a fare ciò che sa fare".

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