E' il 63 il numero chiave dell'attacco del Milan in questa prima parte di stagione. Da una parte, 63 come i milioni spesi dal Milan per il doppio acquisto André Silva-Kalinic, dall'altra 63 come il numero di maglia del giovane Patrick Cutrone. Come scrive l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, fortunatamente a stabilire le gerarchie del calcio non sono sempre i soldi. Se fosse così, il 'soccer' diventerebbe prevedibile e molto triste. In quest'avvio l'ha scoperto molto anche il Milan, che ha sempre preferito Cutrone, in un momento di forma eccezionale, ai due nuovi arrivati. Non è un male, anzi: avere la rosa ampia e con tutti i giocatori che possono garantire sicurezza e buon rendimento, è un aiuto notevole in vista della stagione. Ciò nonostante, il fatto che sin qui Kalinic e André Silva non siano stati sotto i riflettori in campo non mette in dubbio nè la bontà degli investimenti nè le loro capacità.
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Caccia grossa al 63: Kalinic e André Silva inseguono Cutrone
Semplicemente, il croato e il portoghese non sono ancora nella situazione migliore per poter giocare dal 1', al contrario del 'Re Mida' Cutrone, in grado di trasformare in oro tutto ciò che tocca. Nikola, infatti, cerca ancora la miglior condizione, André deve ancora concludere la fase di adattamento al calcio italiano. Ma saranno loro, scrive la Rosea, i protagonisti dell'attacco nella stagione rossonera.
André Silva sta facendo molto bene in Nazionale, con la maglia del Portogallo. I suoi numeri nel girone di qualificazione a Russia 2018 non sono passati inosservati a Vincenzo Montella, che spera presto di vedere giocate (e gol) simili anche in rossonero. Kalinic, invece, era atteso con ansia dall'Aeroplanino: i suoi movimenti e il suo modo di giocare si sposano perfettamente con le logiche di Montella, ma la condizione è ancora precaria. Rispetto all'arrivo a Milanello è già cresciuta molto, e anche in settimana è partito titolare con la sua Croazia contro la Turchia. Al momento, però, c'è Cutrone: è aperta la caccia al 63.
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