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Il terzino del Milan, Davide Calabria, ha parlato a Radio 105 del momento che sta attraversando la squadra, a pochi giorni dalla delicata sfida del San Paolo con il Napoli. Ecco le sue parole: "Con il Napoli non sarà un rientro facile dopo la pausa per le Nazionali".
Sulla stagione e le difficoltà: "Come i tifosi anche noi ci abbattiamo quando perdiamo, ma siamo consapevoli dei nostri mezzi".
Sul giorno del suo esordio: "Il giorno dell'esordio ero molto teso, è stato bellissimo esordire. Ho cominciato a giocare nel Milan a cinque anni, a dieci ero nelle giovanili. Il secondo anno di Primavera ho capito che sarei arrivato fino alla prima squadra".
Su cosa pensa nel prepartita: "Da quando salgo sul pullman per andare allo stadio penso solo alla partita".
Su San Siro: "Quando è pieno è emozionante. Un altro stadio in Italia? Mi piace Marassi".
Sui ruoli in carriera: "Ho fatto il mediano, l'esterno di centrocampo, poi sono diventato terzino. Destra o sinistra? Preferisco la fascia destra. Mi manca solo l'attacco poi ho girato tutti i ruoli".
Sull'avversario più forte incontrato: "Perotti quando ero al primo anno di Serie A. Io ero piccolo e immaturo".
Su cosa avrebbe fatto se non fosse diventato calciatore: "Fare il calciatore è sempre stato il mio sogno, se non avessi fatto il calciatore avrei lavorato con mio padre nel bar di famiglia".
Sullo spareggio Italia-Svezia: "Speriamo in bene, la partita la vivrò da tifoso".
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