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Calhanoglu delude ancora: il turco adesso è un rebus

Edoardo Lavezzari

Tra i tanti giocatori arrivati al Milan in estate, Hakan Calhanoglu è uno dei più talentuosi, ma anche uno di quelli più deludenti fin qui

Arrivato in estate dal Bayer Leverkusen e salutato come uno migliori colpi della lunga estate di calciomercato, Hakan Calhanoglu sembrava destinato a prendere per mano il Milan per trascinarlo a quella rinascita tanto sognata dai tifosi. A qualche mese di distanza, però, la realtà è ben diversa, tanto che i dubbi sul giocatore turco si sprecano. Montella ha puntato con decisione sul ragazzo, che fin qui vanta 11 presenze in campionato, un gol e due assist. Stessi numeri anche in Europa League, con un gol e un due assist, ma questa volta solo in quattro partite. A guardare questi dati, quindi, il bicchiere potrebbe sembrare mezzo pieno, ma poi c'è il campo e la situazione è ben diversa.

Calhanglu fatica a trovare la posizione ideale in campo e anche se il 3-4-2-1 dovrebbe dargli la possibilità di agire tra le linee, nella posizione di campo che predilige, il turco non riesce mai a incidere come dovrebbe. Un esempio lampante la partita di domenica sera al "Mapei stadium", contro il Sassuolo. La cosa più importante della sua partita è stato quel calcio d'angolo, da cui è nato il gol del vantaggio, firmato da Romagnoli. Poi un paio di conclusioni centrali, deboli e facile preda del portiere avversario, tanti palloni e persi e poco altro ancora. Non a caso Montella ha deciso di sostituire proprio lui, dopo un'ora di gioco, per cambiare l'assetto del Milan e dare maggior stabilità alla squadra.

Calhanoglu, insomma, è l'ombra del giocatore che il Milan si aspettava di aver strappato al Bayer. In diverse occasioni Montella ha parlato di lui come di un ragazzo molto sensibile che avrebbe bisogno di trovare più fiducia per sbloccarsi definitivamente. Probabilmente il tecnico campano ha ragione, ma l'altro lato della medaglia ci sono le necessità del Milan che, fin troppo attardato in campionato, non può più permettersi di fare passi falsi e forse è anche per questo Montella starebbe pensando a Bonaventura, piuttosto che a lui, per il big match contro il Napoli. Forse, stare lontano dai riflettori per qualche tempo è quello che serve, ha funzionato con Bonucci, chissà che non possa funzionare anche con Hakan.

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