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È bastato un cambio di allenatore in casa Milan per mettere sul mercato, secondo i media, André Silva e Hakan Calhanoglu. Dopo tutto non era difficile individuare i due come possibili partenti: sono le delusioni più grandi sul mercato fino a questo momento, visto che sono stati tra i più costosi, ma giocano poco e quando lo fanno non incidono. Finchè sulla panchina rossonera c'è stato Vincenzo Montella ci si limitava a sottolineare lo scarso rendimento, visto che l'Aeroplanino ha spesso provato a difenderli e soprattutto aveva avallato i loro acquisti. Con l'arrivo di Gennaro Gattuso e qualche battuta e punzecchiatura "alla Gattuso", invece, ecco che Silva e Calha sono finiti subito sul mercato, anche se ovviamente non è così.
È servito un chiarimento dello stesso Gattuso, al quale era addirittura stata accreditata la "colpa" di aver chiesto alla società la cessione dei due giocatori. Rino ha ovviamente smentito tutto ed esattamente come il suo predecessore ha elogiato le qualità di André Silva e del numero 10, rilanciandoli nel suo progetto. Se il portoghese sembrava infatti avere comunque qualche chance di giocare con Ringhio, per il turco secondo le indiscrezioni delle ultime settimane sembravano essersi chiuse quasi del tutto le porte. Poi, però, si scopre che Calhanoglu si è allenato con Gattuso solo un giorno e che ovviamente Rino si augura di poterlo avere presto a disposizione.
A differenza di Montella, però, Gattuso ha anche chiesto molta calma, soprattutto per l'ex Bayer Leverkusen. Calhanoglu aveva già difficoltà ad ambientarsi nel calcio italiano prima, adesso che c'è stato il cambio di allenatore e lui si è infortunato ovviamente le difficoltà aumentano. Gattuso sta varando un nuovo sistema di gioco e il turco non è ovviamente coinvolto. Quando tornerà a disposizione, dunque, servirà tempo perché si inserisca nei nuovi schemi. Pazienza, serve pazienza. Poi, però, Gattuso lo vorrà nel suo Milan, altro che cessione.
Discorso simile per André Silva, che Rino vorrebbe un po' trasformare. Fin dalla sua presentazione ha sottolineato meriti e demeriti del portoghese. Gattuso lo vede come un giocatore troppo solitario, mentre lo vorrebbe più in movimento e capace di duettare con i compagni, oltre che di essere più cinico sotto porta. Anche in questo caso servirà pazienza, ma Gattuso non considera nessuno dei due un peso o un giocatore perso: ci punta e si augura, con pazienza, di raggiungere il suo obiettivo e renderli finalmente protagonisti.
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