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Calhanoglu, lampi di classe. Ma tanto lavoro da fare

Daniele Triolo

Hakan Calhanoglu, fantasista rossonero, bene nelle due partite amichevoli contro Lugano e Borussia Dortmund. Può rendere però molto di più

In queste prime due uscite stagionali del Milan, senza dubbio, tra i nuovi acquisti quello che ha destato l'impressione migliore è . Il poderoso centrocampista ivoriano, tanto da schermo davanti la difesa (dove ricorda il francese Marcel Desailly) quanto da regista (come in occasione della gara in Cina contro il Borussia Dortmund), è sembrato già in forma campionato: potente, forte, rapido e propositivo, finora l'ex Atalanta sembra essere stato davvero un colpo di mercato indovinato.

Da chi, però, il Milan si aspetta, sotto il punto di vista tecnico, un salto di qualità in fase prettamente offensiva è Hakan Calhanoglu, 23enne fantasista turco . Reduce da quasi sei mesi di inattività, complice una squalifica inflittagli dalla Federcalcio tedesca per via di una firma, nel 2011, su un contratto con il Trabzonspor mai rispettato, il nuovo numero 10 rossonero, , ha fatto vedere finora di essere in possesso di giocate di alta scuola non supportate, al momento, da una condizione fisica accettabile.

Contro il Lugano, Vincenzo Montella lo ha schierato inizialmente da mezzala sinistra nel 4-3-3, posizione in cui il tecnico milanista sarebbe seriamente intenzionato a provarlo per liberare, in avanti, l'estro della premiata (ed affiatata) coppia Suso – Giacomo Bonaventura al fianco del centravanti titolare. Contro il Borussia Dortmund, ieri, l'Aeroplanino, che aveva tenuto inizialmente Calhanoglu in panchina, ha concesso il bis, lanciando il turco nella medesima posizione salvo poi avanzarlo nel tridente d'attacco una volta sostituito M'Baye Niang.

Ed è proprio in quella porzione di campo, 20 metri più avanti, potendo correre un po' di meno, il prode Hakan ha potuto sprigionare il suo immenso genio. Nel giro di 5', a partita abbondantemente compromessa, è stato grazie a Calhanoglu se Luca Antonelli si è trovato due volte a tu per tu con Dominik Reimann, portiere dei gialloneri, e sul punto di riaprire la contesa. La sensazione è che il turco, una volta recuperata una condizione atletica accettabile, possa essere letale nel mettere il compagno davanti al portiere e, al contempo, partendo tanto dal centro (in un ipotetico 4-2-3-1), quanto dal versante mancino, possa mettersi in proprio e creare numerosi grattacapi all'estremo difensore avversario.

Il lavoro da fare è tanto, ma Calhanoglu dovrà, giocoforza, bruciare le tappe. Il popolo rossonero lo attende, non vede l'ora di osannarlo per le gesta sul terreno di gioco. E il tempo stringe, se si considera che già il prossimo 27 luglio il Milan sarà impegnato per la prima, vera gara ufficiale della stagione, . Già in Romania, Montella si augura di poter apprezzare già uno spaccato del vero Calhanoglu, uomo destinato ad infiammare i cuori rossoneri di tutta Italia e non solo.

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